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Torino, coppia gay minacciata dai condomini: “Siete cancro per il palazzo, raccolta firme per mandarvi via”. Appendino: “Odio e ignoranza”

È successo nel quartiere Barriera di Milano del capoluogo piemontese. I biglietti appesi sulle scale: "Siete affetti da una ignoranza che è seconda solo alla vostra sete di riscatto sociale che non avverrà mai!". La coppia intervistata dal quotidiano La Stampa: "Restiamo sperando che tutto cambi"
Torino, coppia gay minacciata dai condomini: “Siete cancro per il palazzo, raccolta firme per mandarvi via”. Appendino: “Odio e ignoranza”
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“Per adesso ci limitiamo alla macchina, presto vi manderemo via da questo condominio. Quelli come voi non sono graditi“. È il biglietto, scritto da ignoti, che – si legge sul quotidiano La Stampa – una coppia gay ha trovato nella cassetta della posta dopo che la loro auto la scorsa settimana è stata danneggiata. È successo a Torino, nel quartiere Barriera di Milano. Le vittime hanno denunciato ai carabinieri di aver subito insulti omofobi e minacce. Alcuni biglietti appesi il 29 settembre nelle parti comuni dell’edificio definivano le vittime “un cancro per il palazzo”. All’origine degli attacchi una lite per alcuni lavori e per il cambio di amministratore. “Siete affetti da una ignoranza che è seconda solo alla vostra sete di riscatto sociale che non avverrà mai!” questo uno dei messaggi rivolti alla coppia e riportati dal quotidiano torinese. Viene inoltre proposta una riunione e una raccolta firma per invitarli a cambiare abitazione.

Sul caso è intervenuta anche la sindaca uscente Chiara Appendino: “Anno 2021 e i cancri da estirpare rimangono l’odio e l’ignoranza” e Chiara Foglietta, la consigliera comunale di Torino da sempre in prima fila nella lotta per i diritti LGBTQ+: “Torino è la città dei diritti. Lo diciamo sempre perché in questa direzione amministrazioni e associazioni cittadine si sono sempre mosse e spese, diventando un faro anche a livello nazionale. Questi episodi, però, ci indicano come non si debba mai dare niente per scontato. Non è accettabile che una discussione tra vicini diventi terreno per l’omofobia. Cercherò di mettermi in contatto con la coppia fin da subito per dare il mio sostegno di persona”. Intanto, si legge su La Stampa, la coppia fa sapere che il trasferimento è fuori discussione: “Anzi, l’intera vicenda ci dà ancora più ragione di stare lì. Nella speranza che tutto cambi”.

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