In questo agosto funesto, non solo per il Covid per cui ci stiamo ahimè quasi abituando ma anche per l’avvento al potere dei talebani, ci si sente a disagio a dissertare di Bellezza. Ci si sente a disagio a descrivere i luoghi magici che hai appena visitato, suggerire percorsi, vacanze a tema, rievocazioni storiche, celebrazioni dantesche. In questo periodo drammatico, tra l’altro, è nuovamente riemersa con accezione fortemente negativa l’espressione “ritorno al Medioevo”. Nell’anno di Dante mi sembra oltremodo improprio e inopportuno; per fortuna ci pensa Gubbio ad ospitare un “Festival del Medioevo”, dal 22 al 26 settembre, con un programma ricco e sfavillante, e ristabilire la verità su un periodo tutt’altro che buio.

E quante volte ho qui citato i talebani, inventandomi l’espressione “Talebani della Cultura” per definire quei soggetti integralisti e moralisti dell’architettura, che preferiscono il degrado di un edificio storico piuttosto che la riconversione, anche se adeguata, rigorosa ed attenta. Convinti assertori dell’immobilismo assoluto, meglio le macerie che un riuso, hanno la stessa foga mistica ed il fanatismo degli oppressori e torturatori di donne e bambine.

In questa strana estate, che appariva di quasi normalità, molte sono per fortuna le offerte da centri montani, marini e luoghi d’arte. In primo piano le presentazioni di libri, dopo due anni di silenzio, i musei riaperti insieme alle case dei “famosi”, auspicando che il prossimo anno, Franceschini permettendo o meglio confermando il suo impegno alla prelazione, si possa visitare la bella Villa Giolitti a Cavour, immersa in un parco di 25000 mq, una vera deliziosa frescura per queste estati torride. Di personaggi celebri in ogni campo si sono avvantaggiati luoghi turistici ameni e conosciuti, ma anche paesi noti solo a chi ci è nato.

Così capita anche che un paesino nell’entroterra ligure, Lumarzo (Ge), si riempia ogni anno di turisti per una serata a lui dedicata il 20 agosto: perché qui ebbe i natali la celebre mamma di Frank Sinatra, la vera artefice dei successi di “The Voice”, abbinando anche il mitico pesto di Zeffirino creato con il basilico Dop di Giusto, a detta dei biografi del cantante, oltre che gustoso condimento, prodigioso per l’ugola più acclamata della musica leggera del XX secolo. Frank Sinatra veniva in gran segreto in limousine a visitare i luoghi materni, come ricordano orgogliosi gli abitanti del piccolo centro nell’entroterra genovese, che anelano a ricavare un museo nella casa degli avi.

Altri tributi invece a Ravello per il tenore più famoso al mondo, Enrico Caruso, di cui ricorrono quest’anno i 100 anni della morte, avvenuta il 2 agosto 1921. Caruso fu il primo cantante lirico mediatico, il primo a “osare “con le canzoni e i luoghi in Italia da lui vissuti ed abitati, e che ne conservano la memoria, paesisticamente rilevanti: solo per citarne uno, Sorrento. Da alcuni anni il Comune di Lastra a Signa (FI) poi, meritoriamente, ha acquisito la villa del tenore per farne un Museo.

Pertanto oltre ai luoghi evocativi legati alla Storia , esistono quelli legati ai personaggi dell’arte, della musica, del cinema, è diventato in questi giorni anche Museo di Fellini, il celebre Grand Hotel di Rimini che fu la casa del grande Regista e dove si respira in ogni spazio la sua visionaria magia e il suo onirico senso della vita . Esiste ahimè anche, il turismo legato alla cronaca nera, un caso su tutti, il delitto di Cogne, tanto da oscurare per un certo periodo gli indubbi valori paesistici della località valdostana. La finalità del viaggio, se pur fugace, dovrebbe essere quella di cogliere tutti gli aspetti e il “genius loci”, l’architettura, il profumo, i sapori, la musica del luogo, gli accenti, le usanze, alla ricerca assoluta della verità e della Bellezza.

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Le opere dei musei tornano a casa, così le grandi gallerie nazionali “aiuteranno” le più piccole pescando dal patrimonio dei depositi

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