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Pelle secca in estate, ecco tutti i rimedi e la guida per ripararla dopo l’esposizione al sole. Il trucco d’emergenza? Lo yogurt

Il sole è il nostro astro prezioso, fonte di calore, luce e benessere. L'esposizione alla luce solare presenta tanti benefici ma, se fatta con poco equilibrio, può essere causa di patologie più o meno gravi

di Vita&Salute per il Fatto

La pelle ci mette in contatto con il mondo. È di fatto il nostro organo più esteso che riveste una superficie di circa 2 metri quadrati e pesa circa 10 Kg. Il suo benessere è fondamentale per la nostra salute. Oltre infatti ad agire come prima barriera difensiva del corpo da batteri e virus, regola l’equilibrio idrico e la termoregolazione. È altamente sensibile, ricca di terminazioni nervose che permettono di avvertire il minimo tocco o dolore. Durante questi mesi, per timore di contrarre il Covid-19, la stiamo indubbiamente trascurando. Non ultime le donne, da sempre più attente degli uomini alla cura della pelle. Tutto questo, unito a un’esposizione continua all’aria viziata dell’ambiente domestico, al calore disidratante dei riscaldamenti, alle detersioni con acqua ricca di calcare, in molti casi ha peggiorato la salute della pelle, con maggiore tendenza alla secchezza, alla fragilità, all’irritazione. E l’estate rischia di darle il colpo di grazia.

Quando è secca – La superficie della pelle sana è normalmente protetta da una pellicola idrolipidica (cioè formata principalmente da acqua e sebo), che è impermeabile e protettiva nei confronti di dannosi agenti esterni. L’idratazione è fondamentale per garantire elasticità e plasticità alla pelle. Se è insufficiente, può determinare una riduzione del contenuto di acqua nello strato più superficiale dell’epidermide, con comparsa di desquamazioni, screpolature, rossore, infiammazione, sensazione di tensione costante, estrema ruvidezza, prurito. Per mantenere l’idratazione è importante applicare creme dermatologiche che contengano sostanze umettanti e idratanti come glicerina vegetale, urea, inulina, collagene vegetale, mucillagini, acido ialuronico, gel di aloe o il miele. Ma solo idratare non è sufficiente: è necessario anche nutrire a fondo l’epidermide per avere un effetto immediatamente emolliente e lenitivo. Gli oli vegetali, per esempio, danno sollievo alla pelle e ne migliorano l’elasticità, per la ricchezza in acidi grassi polinsaturi e vitamina E. Parliamo di oli di argan, mandorle dolci, lino, oliva, rosa mosqueta, ma anche burro di karité. Indispensabile è scegliere prodotti di ottima qualità, certificati bio, ottenuti per spremitura a freddo (ove sia possibile). Contro il prurito sono ottimi il bisabololo, il principio attivo presente nella camomilla, le mucillaggini della malva e l’ipericina contenuta nell’olio di iperico.

Gel igienizzanti mani e mascherine – I gel igienizzanti per le mani sono soluzioni a base di derivati alcolici impiegati per pulire le mani quando non è possibile lavarle con acqua e sapone. Generalmente un buon igienizzante contiene alcol etilico denaturato in una percentuale che va dal 60-85%, che evapora velocemente a contatto con l’aria neutralizzando batteri e alcuni virus dalla superficie delle mani. Alcuni gel contengono anche germicidi e battericidi, che svolgono una funzione antisettica. In questo periodo abbiamo imparato che l’igiene delle mani è fondamentale per la prevenzione delle infezioni, perché permette di rimuovere i microrganismi che possono essersi depositati sulla pelle attraverso micro-gocce presenti nell’aria o il contatto con oggetti o superfici contaminate. Purtroppo un uso eccessivo può provocare secchezza della pelle e determinare lo sviluppo di dermatiti irritative, soprattutto in coloro che soffrono di patologie dermatologiche come psoriasi o eczemi, poiché si va ad alterare il film idrolipidico della cute, compromettendo il suo ruolo di barriera. Anche le mascherine possono far scatenare varie problematiche sulla pelle del viso. Innanzitutto, l’uso prolungato della mascherina fa sì che al di sotto si crei un ambiente caldo umido, che può indurre alterazioni della barriera cutanea e secchezza della pelle. Le mascherine sono prodotte con tessuti sintetici e possono contenere tracce di conservanti, igienizzanti e coloranti. Tutte queste sostanze possono scatenare lo sviluppo o la recrudescenza di dermatiti da contatto, irritative o allergiche, che si manifestano con la comparsa di prurito, secchezza e desquamazione, rossore e talvolta vescicole. Anche acne e rosacea possono peggiorare con l’uso della mascherina. Chi utilizza mascherine Ffp2 e Ffp3 inoltre può manifestare danni da pressione con formazione di veri e propri solchi cutanei ed erosioni.

Rimedi da utilizzare – Per proteggere e riparare la pelle di viso e mani, e in vista di una maggiore esposizione ai raggi del sole, esistono numerosi principi naturali che possono esserci d’aiuto.

– L’oleolito di calendula ha proprietà emollienti, lenitive e calmanti, ammorbidisce la cute, è antinfiammatorio e cicatrizzante. È un olio eudermico, ottimo per riportare la pelle alle normali condizioni fisiologiche. È impiegato per il trattamento di pelli secche e screpolate, di arrossamenti e irritazioni cutanee, per ridurre i sintomi provocati da dermatiti e reazioni allergiche, come prurito, fastidio e bruciore. Dopo l’esposizione solare dona sollievo, anche in caso di scottature. Funziona da isolante, disarrossante e cicatrizzante e viene utilizzato con successo per prevenire e contrastare le irritazioni da pannolino del bambino e dell’adulto. I carotenoidi contenuti nei fiori di calendula, con i quali è preparato l’oleolito, stimolano la produzione di nuove cellule epiteliali, contrastando l’azione dei radicali liberi sulla pelle. Si può applicare sulla pelle del viso e delle mani ben pulite e asciutte e lasciarlo agire tutta la notte. Per ottenere un effetto massimo sulle mani possiamo indossare guanti di cotone che manterranno il contatto con l’olio per tutta la notte. Se preferite applicare una crema anziché un olio, potete utilizzare una crema base di ottima qualità e aggiungere alcune gocce di olio essenziale di lavanda, che ha proprietà rigeneranti tessutali e lenitive, adatte per tutti i tipi di pelle irritata. Si ottiene per distillazione in corrente di vapore delle sommità fiorite di Lavandula angustifolia, pianta appartenente alla famiglia delle Labiatae. Un’interessante proprietà della lavanda è che è una pianta xerofita, ossia è particolarmente adatta a resistere in condizioni di scarsa umidità. In caso di pelle secca aiuta a mantenere la giusta idratazione e non disperderla.

– Interessante è anche l’olio essenziale di Neroli. Si ottiene per distillazione in corrente di vapore dei fiori di Citrus aurantium, l’albero dell’arancio amaro. Promuove la rigenerazione cellulare, favorisce la cicatrizzazione, è indicato nel trattamento delle cicatrici, dei segni lasciati dall’acne e delle rughe. Ottimo in caso di pelle sensibile, irritata e secca, può essere utilizzato per la preparazione maschere specifiche per pelli infiammate o delicate. La dose consigliata per l’uso degli oli essenziali è di 10-15 gocce in 50 ml di olio vegetale o crema.

– Un prodotto d’emergenza per una cura immediata ed efficace in caso di pelle secca ed irritata è lo yogurt. Ricco di calcio, vitamine del gruppo B e oligoelementi è un alimento molto utile nostra dieta. Sulla pelle ha proprietà reidratanti e lenitive. Il suo uso risale fin dai tempi antichi, proprio per curare, abbellire e proteggere la pelle e i capelli. È importante scegliere uno yogurt bianco, intero, biologico, senza alcun additivo o ingrediente aggiunto. In caso di pelle secca e irritata del viso e delle mani si possono aggiungere a 50 ml di yogurt un cucchiaino di olio di Argan e uno di olio di avocado: tenete in posa per 15 minuti, poi sciacquate e tamponate delicatamente. Potete ripetere l’operazione una volta alla settimana.

Sotto i suoi raggi – Il sole è il nostro astro prezioso, fonte di calore, luce e benessere. L’esposizione alla luce solare presenta tanti benefici ma, se fatta con poco equilibrio, può essere causa di patologie più o meno gravi. Esporsi al sole 15 minuti al giorno permette di trasformare il deidrocolesterolo in vitamina D3, indispensabile per fissare il calcio alle ossa e rinforzare le difese immunitarie. Inoltre migliora l’umore contrastando la Sad, il disturbo affettivo stagionale che si manifesta ai cambi di stagione e peggiora con la diminuzione delle ore di luce. Anche alla pelle fa bene il sole. Chi soffre di acne o psoriasi sta meglio con l’esposizione al sole poiché i raggi solari contribuiscono a diminuire l’infiammazione cutanea. Di contro la pelle secca può peggiorare con l’esposizione solare, che stimola l’evaporazione di acqua e quindi tende a disidratare. Per contrastare questi effetti è importante idratare e nutrire la pelle e restituire sali e acqua all’organismo con l’alimentazione.

Per abbronzarsi senza rischi – Ricordiamo infine le regole d’oro per l’esposizione solare, valide dagli 0 ai 100 anni, perché il sole non nuoccia alla pelle. Deve essere evitata nelle ore centrali della giornata. La pelle va protetta con creme che contengano un Spf (Fattore di protezione solare) che non sia minore di 30, sia al mare che in montagna ma anche quotidianamente in città sulle superfici scoperte. Le prime esposizioni sulla spiaggia non devono superare i 15 minuti.

Articolo Di Maria Elena Frosini per Vita&Salute

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