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Amy Winehouse, il suo migliore amico Tyler James: “Quando è caduta nella dipendenza non era più come la conoscevo…”

Il racconto a Rtl120,5. James ha scritto un libro, edito da Hoepli: "Ci sono stati momenti tragici, ma io ci sono sempre stato, scrivere questo libro per me è stato terapeutico, è stato come togliermi di dosso la sensazione di ansia e di dolore che avevo. È una storia complicata, ma il mio amore per Amy non finirà mai e l’ho scritto proprio perché l’ho amata e la amo moltissimo"

di F. Q.

Dieci anni fa. Amy Winehouse morì esattamente 10 anni fa, il 23 luglio, a 28 anni. In tanti si ricorderanno dov’erano o cosa stavano facendo quando la notizia arrivò dai siti o dalle radio. Era scomparsa una star, una voce incredibile, unica, un talento fregato dalla fragilità. Questa mattina Tyler James, amico di Amy, ospite di Rtl.102,5 ha raccontato la ragazza che ha amato: “Ci siamo incontrati la prima volta che avevamo 12 anni ed eravamo a scuola, l’ho sentita cantare ancora prima che sentirla parlare, sono stato con lei praticamente tutta la sua vita, siamo stati l’uno per l’altra gli amici del cuore, le nostre anime erano vicinissime”. Autore del libro ‘La mia Amy‘, edito da Hoepli, Tyler ha spiegato: “Amy è stata circondata sicuramente da moltissime persone che poi però se ne sono andate, l’hanno lasciata sola: io sono l’unico ad essere stato con lei fino alla fine e l’unico che sa quanto sia stato duro essere Amy Winehouse come la vedevano tutti gli altri. Ci sono stati momenti tragici, ma io ci sono sempre stato, scrivere questo libro per me è stato terapeutico, è stato come togliermi di dosso la sensazione di ansia e di dolore che avevo. È una storia complicata, ma il mio amore per Amy non finirà mai e l’ho scritto proprio perché l’ho amata e la amo moltissimo”. E ancora: “C’è una grande differenza tra la mia Amy e la Amy Winehouse come la conoscevano gli altri, tanti pensavano che fosse una persona dura, scontrosa, che urlava, maleducata, bisogna tenere presente che quando una persona cade nella dipendenza il carattere cambia, e quindi non è più la Amy meravigliosa che conoscevo io che era timida, che si occupava della gente, che era piena di affetto e molto materna, questa è la Amy che desidero descrivere e che molti non conoscevano”.

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