“Metto il mascara sui baffetti delle labbra per sottolineare quanto essere pelosi sia normale. Non depilarmi il viso non rende me o qualsiasi altra donna brutta”. Parola di Joanna Kenny, un’estetista inglese che usa Instagram per lanciare un messaggio. Un messaggio di grande importanza, ormai avviatosi verso il dimenticatoio. Perché sui social ‘ognuno è perfetto’ e mai cosa è stata più lontana dal vero. Lei, Joanna, ha lanciato l’hashtag #poresnotflaws, “i pori non sono difetti”. Avete mai visto i pori della pelle di qualcuno su Instagram? Difficile, eh? Come se non esistessero. Tutt* lisc*. “È inevitabile il fallimento nel soddisfare questi modelli, rende le persone insicure e ansiose riguardo il loro aspetto. Ecco perché è importante normalizzare l’essere normali, appunto”. Ha ragione. Il dismorfismo corporeo colpisce molti ragazzi e ragazze, incapaci di accettarsi: “Non abbiamo ancora idea dell’estensione dell’impatto psicologico di un simile auto editing. Il tuo cervello vede una cosa sul tuo telefono e poi qualcosa di completamente diverso nello specchio. È lì che ho notato il problema più grande nel settore della bellezza. Mi chiedono consigli per la cura della pelle per ottenerla ‘perfetta’ con ‘effetto filtrato’. Ma semplicemente non è possibile”.
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