“La giornata di Papa Francesco è stata tranquilla, con il decorso clinico atteso. Gli esami del sangue sono soddisfacenti e prosegue le cure prescritte. Sta riprendendo gradualmente il lavoro e continua a passeggiare nel corridoio dell’appartamento”. È quanto afferma il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, nel bollettino medico quotidiano sulle condizioni di Bergoglio dopo l’intervento al colon subito il 4 luglio, al Policlinico Gemelli dove è attualmente ricoverato. Il portavoce ha anche riferito che nel pomeriggio di ieri il Papa ha celebrato la messa nella cappellina privata dell’appartamento a lui riservato, al decimo piano dell’ospedale, accanto alla sua camera da letto, e in serata ha consumato la cena comunitariamente con quanti lo assistono in questi giorni.

Bruni ha, inoltre, sottolineato che “il Santo Padre, toccando con mano l’umana dedizione del personale medico-sanitario che lo assiste, rivolge un particolare pensiero a tutti coloro che con cura e compassione scelgono il volto della sofferenza, coinvolgendosi in una relazione personale con gli ammalati, soprattutto i più fragili e vulnerabili”. Intanto, cresce l’attesa per l’Angelus che domani, 11 luglio, Bergoglio reciterà per la prima volta dal Gemelli sulla scia di quanto fatto numerose volte da San Giovanni Paolo II durante i suoi frequenti e lunghi ricoveri in quello che ribattezzò “Vaticano III”, per essere divenuto di fatto la sua terza residenza dopo San Pietro e Castel Gandolfo.

I vescovi italiani hanno voluto rinnovare la loro vicinanza al Papa in occasione della sessione straordinaria del Consiglio episcopale permanente che si è svolta in videoconferenza. Il cardinale presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, ha espresso “l’affetto e l’augurio di una pronta guarigione al Santo Padre, degente al Policlinico Gemelli”. A nome dei presuli e interpretando i sentimenti di tutte le comunità cristiane, il porporato ha aggiunto: “Ci rallegriamo per le buone notizie circa la sua salute che continuamente ci giungono. Tutte le nostre Chiese sono in preghiera per lui. Gli auguriamo di riprendere presto e con rinnovata energia il suo ministero petrino”. Bassetti ha dunque rinnovato l’auspicio già espresso nel primo messaggio inviato a Francesco subito dopo l’intervento: “Affidiamo al Signore i medici e tutto il personale sanitario che, con passione e amore, si stanno prendendo cura di lei e di tutti i pazienti e gli ammalati. Anche in questa occasione ci ha insegnato come affrontare la sofferenza. Lo sguardo rivolto agli impegni dei prossimi mesi (il viaggio in Ungheria e in Slovacchia a settembre) e il sorriso abituale dalla finestra del Palazzo Apostolico, con cui ci dà appuntamento ogni domenica, sono una grande testimonianza. Non bisogna mai cedere allo sconforto anche nelle ore della fatica più dura”.

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