Il mondo FQ

Monza, tre agenti e un ispettore della Polizia penitenziaria a processo: sono accusati di aver preso a calci e pugni un detenuto

Ai quattro vengono contestati, a vario titolo, i reati di lesioni aggravate, falso, calunnia, violenza privata, abuso d’ufficio e omessa denuncia. I fatti sarebbero avvenuti nel 2019, come ricorda l'Associazione Antigone, "nel corridoio della sezione dove il detenuto sarebbe stato preso a calci e pugni", spiega l'avvocatessa Simona Filippi
Monza, tre agenti e un ispettore della Polizia penitenziaria a processo: sono accusati di aver preso a calci e pugni un detenuto
Icona dei commenti Commenti

Tre agenti e un ispettore della Polizia penitenziaria di Monza sono stati rinviati a giudizio con le accuse, a vario titolo, di lesioni aggravate, falso, calunnia, violenza privata, abuso d’ufficio e omessa denuncia. I quattro – secondo la ricostruzione dell’accusa – avrebbe aggredito un detenuto nel 2019.

I fatti sarebbero avvenuti, come ricorda l’Associazione Antigone, “nel corridoio della sezione dove il detenuto sarebbe stato preso a calci e pugni”, spiega l’avvocatessa Simona Filippi. L’indagine partì proprio da una denuncia di Antigone, ora costituitasi parte civile, che era stata avvertita dal fratello della presunta vittima che “raccontò di una violenta aggressione fisica ad opera di diversi agenti di polizia penitenziaria”.

Ora, spiega Filippi, “attendiamo l’inizio del processo penale che, anche in questo caso, dovrà stabilire cosa accadde nell’istituto di Monza” e Antigone si augura che “il governo si costituisca parte civile per dare un segnale forte a tutti gli operatori penitenziari”. L’apertura del processo è prevista per il novembre prossimo. Tra i diversi capi d’imputazione contestati all’inizio dalla procura guidata da Claudio Gittardi ai quattro è caduto il reato di tortura, che era relativo a un altro episodio.

“Nei giorni in cui è esploso il caso delle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, quello che arriva da Monza è un altro segnale importante di come non ci debba essere spazio per l’impunità davanti ad episodi di questo tipo – dichiara Patrizio Gonnella, presidente di Antigone. In attesa del governo, conclude Gonnella, un segnale è “arrivato dall’Amministrazione Penitenziaria che, nel caso specifico, ha collaborato affinché si accertassero i fatti”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione