Si stringe il cerchio intorno al coprifuoco: metà maggio, il momento in cui il governo Draghi ha promesso un tagliando alle misure anti-Covid, è sempre più vicino. Le Regioni restano sulla loro posizione: l’orario va almeno spostato dalle 22 alle 23. Le forze di centrodestra chiedono di cancellarlo, mentre all’interno dell’esecutivo si guarda ai dati del contagio per capire come muoversi. A far capire qual è l’umore arrivano le parole del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “Il 16 maggio? Credo sia una data auspicabile per superare il coprifuoco, ma ovviamente non è un liberi tutti. Ci siamo passati altre volte”, ha detto il Cinquestelle a L’aria che tira, su La7. “Tutti vogliamo uscire da quell’incubo. Il tema è superare il coprifuoco per non rientrarci dopo pochi mesi – ha aggiunto Di Maio – Non vale solo per l’Italia, sono ore importanti. Ora dobbiamo affrontare l’estate e permettere ai turisti vaccinati di venire in Italia”.

Un altro ministro Cinquestelle, Stefano Patuanelli, usa parole più caute: “Guardiamo i dati e poi decidiamo”, ha risposto durante la trasmissione Agorà alla domanda se il M5s è per abolire il coprifuoco. Dipenderà dai contagi, quindi, ma se ci sarà margine per agire difficilmente l’orario delle 22 non sarà quanto meno rivisto. “Il coprifuoco è una delle misure restrittive che obbligatoriamente è stata inserita in un pacchetto di misure che da più di un anno accompagnano purtroppo il nostro paese come tutti gli altri paesi del mondo. Ed è legato ai dati della pandemia”. “Servono due, tre settimane di monitoraggio per capire come incide sulla curva dei contagi tutta la parte dei dispositivi messa in campo per le riaperture. Dopo di che faremo una valutazione”, ha concluso Patuanelli.

Le tre settimane dal 26 aprile termineranno proprio a metà maggio: se le riaperture non avranno portato a una risalita dei casi, difficile che la restrizione possa reggere. I governatori hanno “sempre votato all’unanimità” per “spostare coprifuoco almeno dalle 22 alle 23”, ha ricordato anche questa mattina a SkyTg24 il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga. Oggi si è esposto il suo predecessore, Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna: “Penso che il governo possa prendere in esame una revisione di quell’orario se l’andamento dei contagi continuerà ad essere quello che è”, ha detto in merito al coprifuoco, ospite di Mattino 5. Mentre per il centrodestra ha parlato Roberto Occhiuto, capogruppo di Forza Italia alla Camera: “Forza Italia chiederà che il coprifuoco venga spostato alle 24 o cancellato. Il coprifuoco non è una bandierina ideologica, se si riduce il tempo nel quale possono uscire gli italiani, probabilmente gli assembramenti si fanno con più facilità. Il coprifuoco alle 22 non ha alcun senso“, ha detto intervenendo a Studio 24, su RaiNews24.

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