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Andrea Vianello: “Dopo l’ictus non sapevo più come mangiare un uovo sodo”

In un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera, il giornalista e conduttore televisivo torna a parlare dell’ictus che l’ha colpito nel febbraio 2019

di Davide Turrini

Andrea Vianello e l’ictus che l’ha quasi ucciso. In un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera, il giornalista e conduttore televisivo torna a parlare dell’ictus che l’ha colpito nel febbraio 2019. Quelle parole incomprensibili che escono dalla sua bocca all’improvviso mentre sta facendo colazione, la mano destra immobile che non risponde più ai banali comandi, Vianello ricorda il ricovero immediato, aiutato dalla moglie Francesca. L’intervento d’urgenza, il risveglio ancora senza parole, poi la tragica scoperta: deve imparare di nuovo a parlare, ma anche a compiere i gesti più scontati e quotidiani come quello di mangiare un uovo sodo.

“Dopo l’ictus non sapevo come mangiarle. Dovevo rompere il guscio, ma in che modo? Il coltello, la mano, l’uovo che schizzava via appena lo toccavo… Era tutto un rebus. Che ancora una volta ha risolto Francesca. Sempre al mio fianco, sensibile, determinata, irrinunciabile. Senza lei tutto sarebbe incomprensibile”. Il racconto del dramma, poi della rinascita, compresa la paura di tornare a vivere coi suoi figli (“temevo mi avrebbero sgamato debole e spaurito”) è racchiusa nella biografia pubblicata per Mondadori, Ogni parola che sapevo.

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