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Polestar 0 project: nel 2030 la prima auto climaticamente neutrale

Eliminare le emissioni di CO2 già in fase di produzione, piuttosto che compensarle piantando alberi: è questo l’obiettivo del costruttore svedese, nato da una costola della Volvo. “La compensazione è una scappatoia”, afferma Thomas Ingenlath, Ceo di Polestar: “Creare un’auto completamente neutra dal punto di vista climatico ci spinge a superare ciò che è possibile fare oggi”
Polestar 0 project: nel 2030 la prima auto climaticamente neutrale
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Basta con la compensazione delle emissioni di anidride carbonica attraverso la piantagione di alberi: bisogna produrre automobili che siano climaticamente neutre già in fase di assemblaggio. In sintesi, è questa la nuova mission di Polester, brand svedese nato da una costola della Volvo, che si impegna a mettere su strada il primo veicolo realmente neutro già entro il 2030. Secondo Polestar, diversi esperti ambientali hanno già intimato che la compensazione forestale non è sostenibile a lungo termine: infatti, rimangono dubbi sulla capacità di stoccaggio del carbonio delle foreste e del suolo, poiché le stesse foreste potrebbero essere disboscate, devastate dal fuoco o alterate dai cambiamenti climatici.

“La compensazione è una scappatoia”, afferma Thomas Ingenlath, Ceo di Polestar: “Creare un’auto completamente neutra dal punto di vista climatico ci spinge a superare ciò che è possibile fare oggi. Dovremo mettere in discussione tutto, innovare e guardare a tecnologie mai immaginate”. Parole a cui fanno eco quelle di Fredrika Klarén, responsabile della sostenibilità di Polestar: “Produrre auto elettriche non significa che il nostro lavoro per azzerare le emissioni sia finito. Ora, infatti, lavoreremo per eliminare tutte le emissioni derivanti dalla produzione. Questo è un momento storico ed emozionante per le case automobilistiche, un’opportunità per cogliere l’attimo, osare e provare a costruire il sogno di auto climaticamente neutre, circolari e realmente sostenibili”.

Le dichiarazioni di sostenibilità, comuni in settori come quello alimentare e della moda, verranno applicate anche a tutti i futuri modelli Polestar. A partire da Polestar 2, con cui sarà rivelata l’impronta di carbonio del mezzo e la lista dei materiali a rischio impiegati nella costruzione: l’etichettatura apparirà sul sito web dell’azienda, creando un precedente unico di trasparenza per il settore dell’automotive. “I consumatori sono un’enorme forza trainante nel passaggio a un’economia sostenibile”, dice Thomas Ingenlath: “Devono essere dotati degli strumenti giusti per prendere decisioni informate ed etiche. Oggi, Polestar 2 lascia i cancelli della fabbrica generando un’impronta di carbonio. Nel 2030 vogliamo presentare un’auto che non lo faccia”. Ora non resta che capire come…

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