Il cda del Monte dei Paschi ritiene che “non vi siano i presupposti per l’avvio” dell’azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici della banca, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, proposta da Bluebell Partners. Ma consentirà all’assemblea del prossimo 6 aprile di esprimersi sulla mozione presentata dal fondo attivista, che per la settima volta dal 2016 chiederà ai soci dell’istituto senese di fare causa agli ex manager in relazione alla contabilizzazione come Btp dei derivati con Deutsche Bank e Nomura. Bluebell, che ha scritto una lettera al premier Mario Draghi chiedendogli di intervenire e far sì che il Mef voti a favore delle sue proposte, ha incassato nelle scorse settimane l’assist di Beppe Grillo che sul suo blog ha definito “sacrosanto sostenere Giuseppe Bivona di Bluebell in questa battaglia che sta portando avanti da solo”.

Profumo e Viola sono stati condannati in primo grado per falso in bilancio e aggiotaggio. Del tema si tornerà a parlare dopo il deposito delle motivazioni, il cui termine è fissato per il 13 aprile: “La banca segue attentamente gli sviluppi del procedimento penale in cui la condanna di primo grado è intervenuta” e l’attuale posizione non pregiudica “ogni e diversa valutazione”. Ma intanto scatena le proteste del fondo di Bivona, che ha presentato una seconda richiesta di azione di responsabilità, questa volta rivolta al consiglio in carica, accusato di invitare i soci a bocciare la proposta “senza nemmeno fornire alcuna motivazione” e di insistere nel non impugnare gli accordi transattivi con Nomura e Deutsche Bank.

La richiesta di Bluebell, di cui Mps sottolinea il conflitto di interessi per essere il consulente di alcuni grandi investitori che hanno fatto causa a Siena, trova la sua principale giustificazione nei “circa 400 milioni di euro di accantonamenti per rischi legali” annunciati dopo la condanna di Profumo e Viola e indicati dalla stessa banca “come concausa” del suo deficit di capitale.

A decidere in assemblea sarà il ministero dell’Economia, titolare del 64% del capitale, che ha sempre sostenuto i due manager a cui, nel 2012, aveva affidato il compito di salvare la banca e che si sono mossi sempre in accordo con Via Nazionale e il Tesoro, da cui non sono attesi cambi di rotta il 6 aprile. Nella lettera a Draghi e al ministro dell’Economia Franco, Bluebell scrive che “l’attuale cda di Mps, presieduto da Patrizia Grieco, non solo a luglio 2020 non ha interrotto la prescrizione dei termini per l’azione di responsabilità’ nei confronti dell’ex-presidente Profumo, non solo a gennaio 2021 non ha inserito nell’ordine del giorno dell’assemblea la proposta di azione di responsabilità contro Profumo e Viola che nel frattempo erano stati pure condannati, ma da ultimo con una nota emessa il 22 marzo ha invitato i soci ad esprimere voto contrario alla proposta del socio Bluebell Partners senza fornire alcuna motivazione”.

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