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Coppa America, New Zealand vince gara 9 e allunga su Luna Rossa: si va sul 6 a 3. Adesso è match point per Te Rehutai

E' stato però impossibile per Te Rehutai dare il colpo di grazia definitivo o per Luna Rossa dare il via a una disperata rimonta, visto che, a causa delle condizioni meteo sotto gli standard, gara 10 è stata rimandata a oggi. Dal team italiano traspare ottimismo: "Ancora non è finita"
Coppa America, New Zealand vince gara 9 e allunga su Luna Rossa: si va sul 6 a 3. Adesso è match point per Te Rehutai
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“Ancora non è finita”. Quella che all’inizio era stata presentata come una sfida molto dura sta diventando un’impresa. In gara 9, nel sesto giorno di Coppa America, il team New Zealand allunga su Luna Rossa e si porta a un vantaggio di 6 a 3 sull’equipaggio italiano, a un passo dalla conferma del titolo. Impossibile per Te Rehutai dare il colpo di grazia definitivo o per Luna Rossa dare il via a una disperata rimonta, visto che, a causa delle condizioni meteo sotto gli standard, gara 10 è stata rimandata a oggi.

Una sola regata disputata ad Auckland per il vento debole e instabile ma interpretata meglio dai padroni di casa che, dietro al team italiano al comando fino alla metà della seconda bolina, hanno cambiato bordo e trovato la vittoria, tagliando il traguardo con 30 secondi di vantaggio. “Ancora non è finita”, dice lo skipper della barca italiana, Max Sirena, che commenta la regata 9: “Forse una delle regate più belle degli ultimi 15 anni di Coppa America. I ragazzi sono stati bravissimi in partenza a controllare, li abbiamo tenuti dietro per quattro lati senza mai mollare. Del resto siamo in finale contro un team fortissimo e sono molto orgoglioso dei ragazzi in mare e di tutto il team, perché oggi hanno fatto una regata spaziale. Ovviamente c’è l’amaro in bocca perché abbiamo perso, però siamo ancora vivi e domani andiamo in acqua per lottare e daremo tutto”.

Il timoniere di Luna Rossa, Francesco Bruni, parla di “una regata dura da digerire. Abbiamo regatato benissimo, in maniera impeccabile fino al momento del sorpasso, dovevamo prendere la decisione se difendere la sinistra o andare a destra, col senno di poi forse è stata una scelta sbagliata”. E anche lui parla di una sfida molto combattuta: “Era molto duro tenerli dietro, avevano sicuramente un passo in più perché tutte le volte che potevamo allungarci non riuscivamo a distaccarci e appena gli abbiamo dato un po’ di spazio se ne sono andati. Abbiamo pochi rimorsi perché la regata è stata condotta molto bene, ma non molliamo e continuiamo a fare il nostro, analizzando dove migliorare per tornare sul campo con tanta voglia di fare bene”.

Sulle difficili condizioni meteo si sofferma anche Vasco Vascotto, responsabile di poppa del team italiano: “È stata una regata con un vento difficilissimo. Secondo me i ragazzi hanno fatto una regata fantastica, dove Team New Zealand ha subito le nostre scelte. Abbiamo condotto il gioco, dando lezione di match race, non solo nelle partenze, ma anche sul campo di regata. Questa deve essere la nostra mentalità anche domani e continuare a navigare con la stessa personalità”.

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