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Usa, Biden: “Vaccini a tutti gli americani entro fine maggio”. In Texas e Mississippi via l’obbligo delle mascherine

Il presidente ha anche aggiunto che l'obiettivo è che ogni lavoratore della scuola riceva almeno la prima iniezione entro fine marzo. La decisione dei due Stati alla luce del calo dei ricoveri, delle vittime e dei contagi, e dei vaccini somministrati ogni settimana
Usa, Biden: “Vaccini a tutti gli americani entro fine maggio”. In Texas e Mississippi via l’obbligo delle mascherine
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“Tre settimane fa ho annunciato che avremmo avuto abbastanza vaccini per tutti gli americani entro la fine di luglio, oggi, con gli sforzi per potenziare la produzione, dico che ne avremo abbastanza per tutti gli americani entro la fine di maggio“. Joe Biden anticipa di due mesi il limite entro il quale saranno vaccinati tutti i cittadini Usa con almeno una dose e ha precisato che l’obiettivo è che ogni educatore e lavoratore del mondo scolastico riceva almeno la prima iniezione entro fine marzo. Le parole del presidente arrivano nel giorno in cui Texas e Mississippi hanno deciso di eliminare l’obbligo delle mascherine, sfidando il monito lanciato ieri dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) a non abbassare la guardia.

Restrizioni rimosse in Texas e Mississippi – Soltanto California e New York hanno superato il Texas per numero di vittime del Covid, che nel Lone Star State sono state più di 42mila. Ma il governatore repubblicano Greg Abbott ha deciso di rimuovere l’obbligo della mascherina – in vigore da luglio – e le restrizioni imposte per contenere la pandemia, e di riaprire tutte le attività “al 100% della loro capacità” a partire dal 10 marzo. Una decisione che segue il calo del numero dei casi – nell’ultima giornata sono stati registrati più di 8mila contagi – nel secondo maggiore Stato americano, dove viene somministrato un milione le dosi di vaccino alla settimana. Anche il Mississippi ha deciso di revocare l’obbligo di mascherine anti Covid e consente alle attività di operare a piena capacità a partire da domani. Anche in questo caso lo ha annunciato il governatore repubblicano Jonathon Tate Reeves, sfidando il monito lanciato ieri dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) a non abbassare la guardia. E anche Biden ha confermato che “non è il momento” di alleggerire le misure di contenimento del contagio.

“È chiaro dalle guarigioni, dalle vaccinazioni, dalla riduzione dei ricoveri e dalle pratiche sicure che i texani stanno mettendo in campo, che le disposizioni emesse dallo Stato non sono più necessarie”, ha detto Abbott in una conferenza stampa motivando la sua scelta. Da ricordare che, anche durante i momenti più gravi della pandemia, l’obbligo della mascherina non è stato rispettato dalla maggior parte della popolazione e anche i controlli per chi trasgrediva non sono stati né severi capillari. Un atteggiamento che è stato riscontrato perlopiù negli Stati a guida repubblicana, sollecitati da Trump a evitare il più possibile chiusure e lockdown. E anche Anthony Fauci ha ricordato quanto molti cittadini americani siano resistenti all’applicazione di misure per il contenimento dei casi.

La pandemia, però è tutt’altro che terminata e la nuova ondata di gelo che ha travolto il Texas nelle scorse settimane potrebbe anche tornare ad amplificare la diffusione del contagio. Al momento però lo Stato, come il resto degli Usa, ha visto crollare il numero dei ricoveri, che sono ai livelli più bassi da ottobre. In calo anche la media settimanale dei positivi, scesa da 7.600 dagli oltre 10mila di metà febbraio.

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