Ultimo aggiornamento: 9:11 del 20 Febbraio 2021
Un anno di Covid in 30 foto simbolo: da Codogno alle bare di Bergamo sui camion dell’Esercito fino al Papa a piedi nel centro di Roma
Le strade vuote di Codogno
Il 21 febbraio viene scoperto a Codogno il 'paziente 1' e il paese lombardo diventa l'epicentro dell'epidemia (AP Photo/Luca Bruno)
zona rossa
La conferenza stampa della Protezione Civile
Il 22 febbraio, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli tiene la sua prima conferenza stampa. L'appuntamento delle 18 con il bollettino dei contagi diventerà una delle tappe quotidiane per comprendere l'andamento dell'epidemia (Filippo Attili/Palazzo Chigi)
Alzano e Nembro
La chiesa di Nembro, paese della Val Seriana tra gli epicentri dell'epidemia (LaPresse/Claudio Furlan)
L'ultima partita di Serie A
Il 9 marzo Sassuolo-Brescia è l'ultima partita prima del Dpcm che ferma lo sport professionistico. Finisce 3-0 per gli emiliani (LaPresse/Massimo Paolone)
Le tende per il triage a Cremona
L'ingresso dell'ospedale di Cremona, con una delle prime tende di triage allestite (LaPresse/Claudio Furlan)
L'Italia in lockdown
Il Paese finisce in lockdown e anche le grandi arterie si svuotano. Con il Dpcm del 22 marzo, verrà portato al minimo anche il motore produttivo dell'Italia (LaPresse/Roberto Monaldo)
Le code fuori dai supermercati
L'Italia si mette in coda fuori dai supermercati per fare la spesa, in alcuni giorni si arriva ad aspettare anche un'ora prima di entrare (LaPresse/Claudio Furlan)
I balconi
Costretti in casa per il lockdown, gli italiani usano i balconi per comunicare e socializzare
Le canzoni sui tetti
E ogni giorno alle 18, nelle prime settimane, in tanti si fanno forza dandosi appuntamento per cantare. Una scena che si ripeterà anche in altri Paesi (LaPresse/Mauro Scrobogna)
Le terapie intensive
Le tv - Piazzapulita per prima - portano gli italiani all'interno delle terapie intensive, facendo "vedere" gli effetti del Covid e permettendo al Paese di prendere coscienza della pericolosità del virus. In tutti gli ospedali della Lombardia, i posti sono insufficienti (LaPresse/Claudio Furlan)
Elena Pagliarini, l'infermiera simbolo
Elena Pagliarini viene fotografata da una collega l'8 marzo, a Cremona, addormentata sulla scrivania dopo un turno massacrante. Due giorni dopo scoprirà di essere anche lei positiva al Sars-Cov-2
Alessia Bonari, l'altra iinfermiera simbolo
Il 10 marzo, Alessia Bonari, infermiera in un ospedale di Milano, posta una foto con i segni procurati da mascherina e visiera
Il Papa a piedi in via del Corso
Il 15 marzo Papa Francesco lascia il Vaticano e, attraversando il centro di Roma, raggiunge a piedi la chiesa di San Marcello al Corso per pregare per la fine della pandemia davanti al crocefisso che avrebbe salvato Roma dalla peste nel 1500 (Vatican Media/LaPresse)
Le camere mortuarie
In assenza di posti, nell'ospedale di Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo, la palestra viene adibita a camera mortuaria (Fotogramma/Carlo Cozzoli)
Le bare nella chiesa di Seriate
Nella Bergamasca il virus miete così tante vittime da riempire gli obitori e da portare alla trasformazione delle chiese in spazi per ospitare le bare (LaPresse/Claudio Furlan)
La fila di camion carichi di bare nel centro di Bergamo
E' la foto simbolo della strage nella Bergamasca. La fila di camion dell'Esercito, carichi di bare, attraversa il capoluogo la sera del 18 marzo per trasferire le salme in altre regioni dove i corpi saranno cremati. E' uno dei momenti più difficili della prima ondata della pandemia
Il Pio Albergo Trivulzio
La casa di riposo di Milano diventa uno dei luoghi simbolo della tragedia innescata dal virus nelle Rsa. Grazie a un reportage di Gad Lerner, il 4 aprile si scopre come alla Baggina siano morti decine di anziani. Una strage che si ripete in quasi tutte le case di riposo della Lombardia (LaPresse/Claudio Furlan)
La preghiera del Papa in una piazza San Pietro vuota
Il 27 marzo Papa Francesco prega in una piazza San Pietro deserta per la fine della pandemia: “Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città", dice Bergoglio. (Vatican Media)
I funerali vietati
Vietati i funerali, anche le sepolture avvengono senza familiari. Nei cimiteri solo un sacerdote per la benedizione delle salme (LaPresse/Marco Alpozzi)
Mattarella da solo all'Altare della Patria per il 25 aprile
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella da solo all'Altare della Patria per la cerimonia del 25 aprile (Foto Paolo Giandotti/Ufficio Stampa Quirinale)
Le limitazioni sui mezzi pubblici
In vista della Fase 2, le aziende di trasporto pubblico preparano i mezzi con adesivi e alert per i passeggeri affinché rispettino le distanze (LaPresse/Claudio Furlan)
La riapertura dopo il lockdown
Il 17 maggio i ristoratori si preparano alla riapertura sulla base dei protocolli che prevedono, tra le altre cose, la distanza di almeno 1 metro tra i tavoli (LaPresse/Cecilia Fabiano)
Le funzioni religiose a numero chiuso
A maggio l'Italia inizia a riaprire. Ripartono anche le funzioni religiose: le messe sono rigorosamente a numero chiuso (LaPresse/Roberto Monaldo)
La scuola riparte con i banchi a rotelle
Chiusa dal 5 febbraio, la scuola ricomincia in presenza a settembre. Tra le novità ci sono i banchi a rotelle e monoposto distribuiti a tutti gli istituti. Nei mesi successivi, le superiori torneranno a chiudere (LaPresse/Mauro Scrobogna)
I Dpcm della seconda ondata
A ottobre, dopo l'illusione estiva, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è costretto ad emanare nuovi Dpcm per reintrodurre misure anti-contagio, compreso il coprifuoco dalle 22 alle 5 (LaPresse/Roberto Monaldo)
La seconda ondata e i drive through
Dopo un'estate fin troppo serena, l'Italia piomba nella seconda ondata e si ritrova ad affrontare problemi già visti in primavera, compresi i tamponi. E compaiono i drive-through per aumentare la capacità di testing (LaPresse/Claudio Furlan)
La zona rossa a Natale
Durante le festività natalizie, il governo istituisce una zona rossa su tutto il territorio nei giorni più a rischio per i consueti pranzi e cenoni. Torna l'autocertificazione anche per circolare in ore diurne nel proprio comune (LaPresse/Cecilia Fabiano)
L'arrivo dei vaccini
Il 26 dicembre i vaccini arrivano in Italia. Nella foto la consegna di 975 dosi assegnate alla Regione Emilia-Romagna presso ospedale Bellaria di Bologna (LaPresse/Massimo Paolone)
L'arrivo del vaccino
Il 27 dicembre è il V-Day europeo. La prima italiana a ricevere la dose di vaccino è Claudia Alivernini, infermiera all'ospedale Spallanzani di Roma (Ufficio Stampa Regione Lazio)