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Ultimo aggiornamento: 16:57 del 19 Febbraio 2021

Campania, De Luca: “Inevitabile per noi zona arancione”. E attacca Zaia: “Basta con propaganda sgangherata su acquisto vaccini”

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In questa situazione è inevitabile tornare in zona arancione e, se non stiamo attenti, in zona rossa. Continuiamo così, con questi stop and go. Un autentico calvario”. Lo annuncia nella sua consueta direttiva informativa su Facebook il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che accusa: “Il dato impressionante che rimane in Italia è che i controlli sono ormai diventati inesistenti. Le immagini che abbiamo visto in Campania, ma anche un po’ in tutta Italia, hanno dato i brividi: un rilassamento totale, migliaia di ragazzi sui lungomari, gran parte senza mascherina, controlli serali inesistenti, qualche grande città della Campania completamente abbandonata a sé stessa”.

De Luca si sofferma poi sul ritardo nella distribuzione dei vaccini: “L’unica cosa che avremmo dovuto fare anche come commissario nazionale era prendere le misure necessarie per fornire l’Italia delle tecnologie indispensabili per produrre qui i vaccini, magari su licenza di Pfizer, di Moderna o di AstraZeneca. Con un lavoro di 6-7 mesi avremmo dotato tante nostre aziende delle tecnologie necessarie a produrre i vaccini. Non l’abbiamo fatto, per la verità neppure l’Europa. Così oggi siamo in attesa di quello che decidono le case produttrici – continua – e abbiamo avuto meno della metà dei vaccini che erano stati programmati. In Campania dobbiamo arrivare a 4,6 milioni di persone da vaccinare. Se andiamo avanti con questo ritmo a causa dei mancati arrivi dei vaccini, noi ci metteremo 2 o 3 anni per completare la vaccinazione dei nostri concittadini. Siamo fortemente in ritardo. E se non abbiamo misure eccezionali, l’obiettivo di vaccinare 4,6 milioni di persone diventa irraggiungibile”.

Il politico campano, poi, annuncia che la Campania acquisterà vaccini sul mercato libero, rifilando al contempo una stoccata al presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Siccome la situazione è questa, ci stiamo muovendo sul piano internazionale per acquistare alcuni milioni di dosi di vaccino. A volte mi capita di ascoltare notizie francamente un po’ responsabili su chi si propone come destinatario di decine di milioni di dosi di vaccino tramite gli intermediari. Noi stiamo lavorando per acquistare le dosi anche all’estero, ma avendo chiaro che somministriamo i vaccini solo se sono certificati dalle autorità europee e nazionali di controllo sanitario. L’acquisto dei vaccini – conclude – non può diventare oggetto di propaganda sgangherata. Sarebbe bene farla finita. Noi ci stiamo attivando per avere i milioni di dosi di vaccino che ci servono, in attesa che sia autorizzato il vaccino Johnson & Johnson, che è molto fruibile perché monodose, ma al momento non abbiamo alcuna certezza. Mentre vi parlo, i nostri direttori sanitari non sanno quanti vaccini arriveranno a marzo. Ditemi voi quale programmazione possiamo fare in queste condizioni. Cercheremo di procurarci altri vaccini, ma in condizioni di sicurezza, senza fare annunci sgangherati che non hanno nessun fondamento”.

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