La Grecia sta lavorando per portare più “nomadi digitali” nelle sue isole. Ovvero immaginare uno schema che permetta a cittadini stranieri in smart working a causa della pandemia di lavorare al sole, magari in un’isola dell’Egeo. E al Paese di aumentare il suo pil grazie al Covid. Lo strumento per sfruttare la pandemia in chiave positiva è in una norma approvata dal Parlamento greco grazie alla quale i lavoratori a distanza che decidono di vivere in Grecia possono usufruire di una detrazione fiscale del 50% per i primi sette anni.

L’agevolazione fiscale è un’attrazione, diciamo la prima esca lanciata, ma si somma ad altri fattori oggettivi: il clima temperato, la sicurezza del quadro istituzionale Ue, le reti 5G di Ericsson già operative nelle principali città greche e in arrivo anche in alcune isole, la possibilità di scegliere Atene come una delle capitali più calde d’Europa e senza un altissimo costo della vita come a Londra o Parigi. Un quadro di insieme frutto della svolta imposta al paese dal governo Mitsotakis: non più con il cappello in mano per via della crisi finanziaria (e dei suoi riverberi) ma con una serie di riforme da attuare per modernizzarsi, affiancate ad idee innovative come questa.

L’intuizione è venuta al consigliere economico e digitale del premier, Alex Patelis. Un passato in Goldman Sachs, Citigroup, Merrill Lynch e PSQR (un macro hedge fund) oltre che speaker dell’Eu-Arab World Meeting, che ne ha fatto profondo conoscitore delle dinamiche legate alla finanza e agli investimenti. L’elemento che ha fatto scattare l’attenzione del governo risiede nel fatto che i migliori professionisti di tutto il mondo saranno presto nomadi digitali, producendo un cambiamento epocale nella geografia dell’occupazione.

Sul punto si è pubblicamente espresso durante un webinar John Roese, Chief Technology Officer del colosso Dell Technologies, che ha certificato il grande potenziale che la Grecia ha per attrarre lavoratori stranieri e aziende nel campo della tecnologia e dell’informatica. “Penso che lavorerò facilmente da un’isola in Grecia – ha detto -. È un paese molto bello. Come datore di lavoro sono interessato al talento che posso trovare nei miei dipendenti in Grecia. Per me è anche importante che questo paese abbia un’infrastruttura di rete e un ecosistema tecnologico più ampio che consenta il lavoro a distanza”. Secondo un paper di Dell Technologies lo sviluppo tecnologico sarà il nuovo terreno di sviluppo per la Grecia che potrà così avere una posizione di rilievo, “combinando le sue bellezze naturali e il clima con la sua infrastruttura tecnologica”.

Il tema della presenza straniera in loco è particolarmente sentito anche in chiave turistica: Atene e Tel Aviv stanno lavorando in sinergia ad un accordo che consentirebbe viaggi e turismo reciproci per coloro che sono stati vaccinati contro il coronavirus. Quei cittadini greci e israeliani già vaccinati potranno viaggiare liberamente nei due paesi senza l’obbligo di presentare un test negativo prima di imbarcarsi su un volo o su un traghetto.

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