Il mondo FQ

Stipendio da 31 milioni per Dimon di Jp Morgan nell’anno del Covid. Nel 2019 ha affermato: “Sono preoccupato per le diseguaglianze”

La pandemia non scalfisce lo stipendio del numero uno di Jp Morgan. La banca comunque è in salute e negli ultimi tre mesi dell'anno ha battuto le stime su utili e ricavi. La fetta più grossa del compenso in stock options
Commenti

Alla faccia del Covid. Anche quest’anno Jamie Dimon, amministratore delegato della banca statunitense Jp Morgan, porterà a casa una busta paga da 31,5 milioni di dollari (25 milioni di euro). Lo stesso stipendio che aveva percepito nel 2019 e nel 2018. Per carità, la banca, la più grande degli Usa, ha sinora retto molto bene all’emergenza. Nel quarto trimestre dell’anno ha portato a casa ricavi per 30 miliardi di dollari, superando le previsioni degli analisti. Certo, viste le incertezze che continuano ad avvolgere le prospettive dell’economia e il ritardo con cui tradizionalmente una crisi impatta sui conti delle banche, un atteggiamento più sobrio non sarebbe stato forse fuori luogo. Ma queste sono valutazioni che competono agli azionisti della banca, i principali sono i fondi statunitensi Vanguard (7,4%) e State Street (4,4%) oltre all’immancabile BlackRock con un 4,2%.

Jamie Dimon, che siede su un confortevole patrimonio personale di circa 1,8 miliardi di dollari, a fine 2019 aveva espresso preoccupazione per “l’aumento delle diseguaglianze e il crescente gap tra ricchi e poveri”. Timori che certamente non mancherà di ribadire al prossimo World Economic forum di Davos, che inizierà lunedì prossimo e che quest’anno è dedicato anche al tema delle disparità di redditi. Nel dettaglio la busta paga di Dimon è composta da un salario base di 1,5 milioni di dollari a cui si sono sommati 5 milioni di bonus e 25 milioni sotto forma di stock options che danno la possibilità di acquistare azioni della banca ad un prezzo prefissato e che godono di trattamenti fiscali particolarmente vantaggiosi.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione