L’Italia entra in zona arancione, anche se solo per un giorno: già da domani e all’Epifania torneranno le restrizioni da zona rossa. Ciò significa che oggi 4 gennaio è consentito spostarsi liberamente nel proprio Comune e riaprono tutti i negozi (fino alle 21). Restano sempre chiusi, invece, bar, pasticcerie e ristoranti, a cui sono comunque permessi l’asporto e la consegna a domicilio, così come rimane invariato il coprifuoco dalle 22 alle 5. L’autocertificazione (scaricabile qui) serve solo per andare in un altro Comune, in un’altra Regione o per muoversi durante le ore notturne, a patto che sussistano motivi di salute, lavoro o necessità.

Il decreto Natale approvato il 18 dicembre prevede però alcune deroghe rispetto alle regole da zona arancione che gli italiani hanno imparato a conoscere durante l’autunno. Chi vive nei Comuni con meno di 5mila abitanti, infatti, per evitare di essere penalizzato rispetto a chi vive nelle metropoli, può uscire dai confini comunali purché rimanga entro un raggio di 30 chilometri. È comunque vietato, però, raggiungere i capoluoghi di provincia. Perché questa precisazione? L’obiettivo del governo è quello di limitare il più possibile gli assembramenti nei centri storici, come invece avvenuto nei weekend precedenti alle vacanze di Natale.

La seconda deroga riguarda gli spostamenti: è consentito raggiungere le seconde case, purché si trovino all’interno della propria Regione. E soprattutto è permesso a massimo due persone per nucleo familiare “lo spostamento verso una sola abitazione privata, ubicata nella medesima Regione, una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22″. Nel conteggio non devono essere considerati i figli minori di 14 anni, le persone disabili e quelle non autosufficienti.

Resta invariata pure la quarantena obbligatoria per chi rientra dall’estero. Chi è tornato in Italia negli ultimi 14 giorni da Gran Bretagna e Irlanda del Nord, inoltre, è obbligato – anche se asintomatico – a contattare la Asl e sottoporsi a tampone. Chi atterrerà oggi o nei prossimi giorni dai due Paesi ha l’obbligo di sottoporsi al tampone in partenza e all’arrivo. In caso di violazione delle regole sugli spostamenti all’interno del territorio nazionale la sanzione applicabile è quella amministrativa, da 400 a 1.000 euro, eventualmente aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo. La sanzione è ridotta a 280 euro se si paga entro 5 giorni.

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