Televisione

Docu-serie Netflix su San Patrignano, parla il figlio di Paolo Villaggio: “Muccioli? La verità sta nel mezzo”

Piero Villaggio ha raccontato a diversi giornali la sua esperienza all'interno della comunità, dove è stato ospite dal 1984 al 1987. E sulla produzione Netflix: "Abbastanza veritiera anche se hanno scelto di raccontare soprattutto la cupezza"

di F. Q.

“La verità come sempre sta un po’ nel mezzo”. Così, con poche semplici parole, Piero Villaggio, figlio dell’attore Paolo, noto per il suo personaggio di Fantozzi, descrive la figura di Vincenzo Muccioli, il discusso fondatore della comunità di San Patrignano. La docu-serie Netlifx, infatti, che racconta “luci e tenebre” della comunità per tossicodipendenti in provincia di Rimini, da cui l’attuale direzione si è dissociata, ha riaperto il dibattito sulla figura di Muccioli. Villaggio, ospite della comunità dal 1984 al 1987, è stato intervistato in questi giorni in più occasioni, dando il suo punto di vista sia sulla discussa serie che sul fondatore.

Oltre che essere stato ospite della comunità, infatti, il padre Paolo, ha anche testimoniato a favore di Muccioli nel processo che lo vide imputato per violenze, maltrattamenti e sequestro di persona. “Di certo Muccioli era una persona particolare, con un grandissimo carisma, che a mio avviso – e sottolineo a mio avviso – aveva un comportamento alcune volte discutibile. Io sono stato accolto in un posto senza pagare mai una lira, neanche le spese mediche, nulla. Ero stato in tante cliniche, in tanti posti senza mai riuscire a risolvere niente. Resta molto difficile riassumere i tratti di una figura simile… di certo parliamo di un uomo di grande personalità, che a mio vedere a volte aveva qualche lacuna, l’aspetto un po’ violento forse per me era eccessivo, perché uno schiaffone può andare bene, ma massacrare una persona di botte forse anche no”, ha raccontato a Mowmag Piero Villaggio. Nel complesso, dopo aver visto alcune puntate, però, Villaggio ha detto a Repubblica che la serie è “abbastanza veritiera” anche se “hanno scelto di raccontare soprattutto la cupezza. Però San Patrignano era pure sorrisi, giornate di sole. Fiori”.

Di sicuro, racconta Villaggio al quotidiano romano, “è difficile spiegare San Patrignano se non l’hai vissuto”. Tanto che proprio gli autori del docufilm avevano contattato il figlio dell’attore “perché raccontassi tutto“. Dopo aver chiesto lumi su cosa volessero fare esattamente, però, “non mi hanno più ricontattato”. “Volete sapere se ci sono state violenze, ingiustizie, bugie, dolore? Sì, molte – ha ammesso Piero Villaggio – Ma non solo”. Diverse volte, nel corso degli anni, ha spiegato infine Piero a Mowmag, la figura di Muccioli è stata rivalutata: “Molti politici salirono in fretta sul carro del vincitore. Si passò in tempi brevi dal condannare Muccioli, per essere un uomo che picchiava e incatenava la gente, al considerarlo come un santo – ha concluso – Io, dal canto mio, credo che la verità stia sempre nel mezzo”.

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