Il Parlamento danese ha approvato la legge che, dopo la firma della Regina, riconoscerà che anche il sesso senza consenso è stupro. La nuova legge sul consenso sarà in vigore da gennaio 2021 ed è arrivata dopo forti mobilitazioni in tutta la nazione. Fino a oggi, scrive il New York Times, la legge perché sussistesse il caso di stupro richiedeva prove di violenza, minaccia o prove che la vittima non poteva difendersi dall’aggressione. Ora la casistica viene estesa anche appunto ai rapporti sessuali senza consenso. “Pura gioia oggi in Danimarca”, ha scritto su Twitter Helle Jacobsen, attivista danese. La Danimarca è il dodicesimo Paese Ue ad adottare una legge basata sul consenso e ora va ad aggiungersi alla lista dove figurano tra le altre Irlanda, Germania, Gran Bretagna, Grecia e Belgio.

Anche in Italia, Amnesty International ha lanciato la campagna “Io lo chiedo” per ottenere che sia modificata le legislazione in materia di stupro. Scrive Amnesty Italia, “come stabilito dalla Convenzione di Istanbul, lo stupro è un ‘rapporto sessuale senza consenso‘. L’articolo 36, paragrafo 2, della Convenzione specifica che il consenso ‘deve essere dato volontariamente, quale libera manifestazione della volontà della persona, e deve essere valutato tenendo conto della situazione e del contesto'”. E, “per questi motivi chiediamo al Ministro della Giustizia la revisione dell’articolo 609-bis del codice penale, in linea con gli impegni presi nel 2013, affinché qualsiasi atto sessuale non consensuale sia punibile“.

“È un grande giorno per le donne della Danimarca”, ha commentato Anna Blus, ricercatrice di Amnesty international e specializzata sui diritti delle donne. “Una legge antiquata e pericolosa sullo stupro viene gettata nella pattumiera della storia. La nuova legge aiuterà a porre fine alle diffuse stigmatizzazioni e all’impunità per questo reato. Poiché la cultura discende della legge, quello di oggi è un primo importante passo verso il cambiamento. Il prossimo sarà iniziare a edificare una cultura in cui ognuno accetti che il sesso si basa sul consenso e in cui chi opera nel settore giuridico abbia un’elevata consapevolezza di quanto siano dannosi gli stereotipi e i miti sul genere”. Secondo Blus, “sebbene la legge non sia perfetta nello spiegare che la passività di reazione non può essere interpretata come consenso, siamo comunque di fronte a un profondo passo avanti per la Danimarca. A questo giorno storico non si è arrivati per caso, ma grazie ad anni di campagne delle sopravvissute allo stupro le quali, raccontando le loro dolorose storie, hanno contribuito a far sì che altre donne non dovessero vivere il loro stesso incubo. È incredibile che la Danimarca sia solo il 12esimo Stato in Europa a riconoscere che il sesso senza consenso è stupro. Ma le prospettive per un cambiamento sono concrete in altri Stati”.

Secondo dati del ministero della Giustizia della Danimarca, come riferito dall’agenzia Lapresse, ogni anno nel Paese circa 11.400 donne sono sottoposte a stupro o a tentato stupro. Una ricerca dell’Università della Danimarca del Sud stima che il numero reale possa essere oltre il doppio. Ciò nonostante, nel 2019 vi sono state soltanto 1017 denunce di stupro, che hanno dato luogo a neanche 80 condanne.

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