Il cantante Fedez, marito dell’influencer Chiara Ferragni, giovedì sera, mentre rientrava a casa in zona City Life a Milano con la sua Lamborghini, ha fatto chiamare dal suo bodygyard la polizia per denunciare che qualcuno a bordo di un suv Bmw lo stava seguendo. A riportare la notizia è Il Corriere della Sera, che racconta anche quanto accaduto dopo la telefonata. Una volante è intervenuta immediatamente, intercettando le due auto, quella del cantante e del presunto inseguitore, un 19enne di origine salentina, Antonio P, di professione investigatore privato. Il ragazzo ha dato, sul momento, due versioni contrastanti: prima ha detto che stava cercando parcheggio, poi, verificato che non abita nel quartiere, ha detto di essere stato “chiamato” dallo stesso Fedez, e che lui gli ha fatto “cenno di seguirlo”, ma il rapper ha smentito questa versione. Il cantante al commissariato del vicino Parco Sempione ha presentato un esposto denunciando presunte intrusioni nella sua vita privata e professionale, come riporta Repubblica, e sulla vicenda ora indaga la Divisione anticrimine di via Fatebenefratelli che procede per l’ipotesi di stalking.
Ma ripercorriamo con ordine quanto accaduto. Secondo quanto ricostruito dal quotidiano di Via Solferino, giovedì Fedez stava rientrando a casa con la sua Lamborghini attorno alle 22,30 della sera, quando in zona City Life, a Milano, si accorge di essere seguito da un’auto sconosciuta – un Suv Bmw – da 15 minuti, e così chiama a casa. A quel punto il 39enne Giuseppe M., suo “addetto alla sicurezza“, così si presenta agli agenti, a telefonare al 112 chiedendo l’intervento di una volante che prontamente arriva e ferma entrambe le auto. Fedez, riporta sempre il Corriere, accosta e scende di corsa dall’auto scagliandosi contro la persona alla guida del Bmw: “Perché mi stai seguendo?”. Il cantante tira uno schiaffo al misterioso inseguitore e così tocca agli agenti scendere a loro volta dall’auto e riportare la calma.
Il ragazzo alla guida del Bmw, appunto, è un 19enne che, non appena fermato, dichiara subito di essere armato. Il giovane ha infatti regolare licenza in quanto capo dell’unità investigativa della Inside srl, quotata agenzia investigativa internazionale specializzata in sicurezza aziendale, informazioni patrimoniali, dossier per società di capitale, di proprietà del padre. Inizialmente dice di abitare in zona (poi smentito) e di non aver mai pedinato il rapper. Ma poi ammette che lo stava seguendo, ma solo perché “mi ha chiamato lui”.
A giorni sia il cantante che il 19enne potrebbero essere risentiti dagli investigatori per accertare quanto accaduto e capire se c’è altro dietro all’episodio di giovedì sera.
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