Non bastano i negazionisti, i complottisti, i terrapiattisti, gli occultisti e tutti quelli che hanno una desinenza in -isti, ora ci si mettono anche i pretisti, versione girata, twisted, si dice in inglese, degli esponenti del clero. Tutto il mio rispetto nei confronti di qualsiasi religione, tutta la mia ammirazione verso chi crede. Sono convinto che ci debba essere libertà di fede e di espressione, ma a tutto c’è un limite.

Padre Livio Fanzaga, direttore di RadioMaria, l’11 novembre scorso l’ha esageratamente valicato, nella sua rubrica dal titolo certamente importante: “Lettura cristiana della cronaca e della storia”. RadioMaria è la radio privata con il maggior numero di ripetitori sul territorio nazionale: oltre 850. Batte la Rai come copertura. Ascoltatori medi giornalieri: oltre il milione e mezzo. Trasmette via satellite digitale in Europa e in tutto il mondo grazie al protocollo internet.

“Questa epidemia è un progetto non casuale, che non viene dai pipistrelli o dal mercato di Wuhan. Il coronavirus è un progetto criminale delle élite mondiali con la complicità forse anche di alcuni Stati per instaurare una dittatura sanitaria e ridurci come zombie”.

Padre Fanzaga, questa sua affermazione dovrebbe fare crescere i cristiani nella fede e nel cammino di santità, far parte della “nuova evangelizzazione”, finalità dell’emittente che dirige?

Quali sono le élite mondiali citate e quali sono gli stati coinvolti non è dato sapere. Cosa possa essere una dittatura sanitaria rimane un mistero. Non della fede che è cosa ben più seria: mistero della sciocchezza.

Cosa sappia poi un esponente del clero come Lei degli zombie è motivo di grande curiosità. Forse Lei è rimasto impressionato dalla visione, o lettura, di World War Z. D’altronde, i romanzi horror fantascientifici post apocalittici non sono letture consigliate in seminario. Posso consigliare di leggersi anche il “Manuale per sopravvivere agli zombie”, sempre di Max Brooks. Forse le sarà di conforto.

Lei presenta l’ipotesi che il coronavirus sia uscito da un laboratorio segreto – ovviamente cinese – componente essenziale del perfido progetto summenzionato volto a “fiaccare l’umanità, metterla in ginocchio” per una dittatura non solo sanitaria ma anche “cibernetica, creando un mondo nuovo che non è più di Dio Creatore, attraverso l’eliminazione di tutti quelli che non dicono sì a questo progetto criminale portato avanti dalle élites mondiali, con complicità magari di qualche Stato, non so”. La ringraziamo di avere escluso l’origine divina del virus. Su quale base non è dato sapere. Peccato. Grazie anche di ammettere di non sapere.

Padre Livio, ma di cosa sta parlando? Davvero ritiene che esiste un progetto il cui scopo ultimo è la creazione di un mondo nuovo: “Il mondo di Satana, dove tutti saremo degli zombie”? Padre Livio, non l’attacco e non la critico. Lei ha espresso una sua opinione personale, mosso dalla preoccupazione e dai dubbi sollevati da eventi e fatti di cui sa solo in modo incompleto. Non sapendone abbastanza tutte le ipotesi rimangono aperte. Anche quella della volontarietà della pandemia. Le ricordo però il rasoio del suo collega, il francescano Guglielmo di Occam: “Non si devono moltiplicare gli enti ponendone di non necessari”.

Ipotesi come quella da Lei proposta sono molto, troppo complicate e non sufficientemente complesse, per essere verosimili. La dimensione di un fenomeno non implica la non casualità degli eventi che hanno portato alla sua instaurazione. Ricorda? Il battito delle ali di una farfalla sul Rio Negro distrugge New Orleans… vedi Edward Lorentz, 1962.

No Padre Livio, la pandemia non è un progetto “provocato da chi vuole costruire un ‘uomo nuovo’ e ‘un mondo nuovo’ sulle nostre spalle e a nostra insaputa”. Parole sue; e aggiunge che se fosse vero, allora è ovvio che per un cristiano la mente ispiratrice non può essere che il maligno. La sua affermazione è una sua opinione, un suo atto di fede. Non può considerarsi valida per l’insieme dei credenti. Non è per nulla ovvia.

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