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Folla sul lungomare in Lazio e a Napoli. Sabato 944 multe per violazione delle regole: 110 positivi denunciati, erano in giro

Anche a Firenze e Bologna molta gente in centro di sabato pomeriggio. I primi cittadini come è noto hanno la facoltà di chiudere vie o piazze "anche prima delle 21", come chiarito dal Viminale. Secondo il sindaco di Napoli, de Magistris, "è inutile pensare di chiudere una strada piuttosto che un’altra perché la gente non scompare. È solo il lockdown o la zona rossa che impediscono alle persone di uscire ed assembrarsi"
Folla sul lungomare in Lazio e a Napoli. Sabato 944 multe per violazione delle regole: 110 positivi denunciati, erano in giro
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Domenica di clima primaverile, con il sole e 20 gradi. Così sulle spiagge di Ostia, Fiumicino, Fregene e Maccarese, sui lungomare, nei porti, nei parchi cittadini e nelle pinete si sono registrate molte presenze. Pieni i ristoranti e locali in riva al mare. Così come, sabato, le strade del centro di Roma, con le vie dello shopping e le piazze di Trastevere prese d’assalto complice la chiusura dei grandi centri commerciali per effetto del dpcm del 3 novembre. Due negozi sono stati chiusi e una decina di persone sono state sanzionate perché sorprese in giro “senza giustificato motivo” durante il coprifuoco. Ma non è successo solo nella capitale. In tutta Italia sabato sono state un migliaio le persone multate per il mancato rispetto delle regole anti-contagio: il numero è più che raddoppiato in due giorni. In 110 sono stati denunciati per non aver rispettato la quarantena dopo essere risultati positivi.

Sono stati 11.654 gli esercizi controllati: 139 i titolari sanzionati, 52 i provvedimenti di chiusura. In tutte le grandi città delle zone gialle le persone si sono comportate come in un weekend “normale”: del resto in queste aree classificate nel livello di rischio più basso il Dpcm consente gli spostamenti senza limitazione tranne ovviamente per chi è tenuto alla quarantena o all’isolamento obbligatorio. A Palermo sono stati segnalati assembramenti e file di avventori anche senza mascherina ai mercati, a cominciare dallo storico Ballarò. A Napoli un’altra giornata di folla sul lungomare con tavolini pieni e persino qualche bagnante. A Firenze e Bologna molta in gente in centro sabato pomeriggio.

“A giudicare dalla folla di ieri nelle piazze di Firenze c’è ancora qualcuno che sottovaluta questa terribile pandemia. Se teniamo alla salute di tutti, se amiamo la nostra città e la nostra comunità, dobbiamo essere più attenti e responsabili”, ha scritto il sindaco di Firenze Dario Nardella su Facebook. I primi cittadini come è noto hanno ora la facoltà di chiudere vie o piazze “anche prima delle 21”, come chiarito dal Viminale. Ma secondo il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, “è inutile pensare di chiudere una strada piuttosto che un’altra perché la gente non scompare. La soluzione, quindi, non è questa. È solo il lockdown o la zona rossa che impediscono alle persone di uscire come in questi giorni ed assembrarsi”.

A Codogno, cittadina simbolo della prima zona rossa, polemica perché domenica sera decine di persone hanno assistito in piazza Cairoli a una cerimonia per il 4 novembre e, contemporaneamente, per l’inaugurazione del Parco delle Rimembranze. Per l’occasione il sindaco, Francesco Passerini, aveva previsto che i partecipanti fossero due: lui stesso insieme al vicepresidente dell’Associazione Combattenti e Reduci. E aveva chiesto ai concittadini di seguire la cerimonia in diretta facebook. “Una folla però – ha rimarcato la segreteria cittadina del Pd – si è presentata in piazza Cairoli”.

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