Non voglio continuare a scrivere delle mie proposte per salvare il nostro Sistema Sanitario Nazionale che sicuramente in questi mesi avrebbero salvate tante vite. In questi anni ho più volte cercato di porle al centro di questo spazio e, da qualche, mese sono uscite in libreria, romanzate, nei due libri “Vicolo degli onesti” e “Il grillo parlante, in difesa della sanità pubblica” che a breve daranno traccia per un docufilm le cui riprese sono appena terminate.

Allora in questo caso, senza avere pregiudizi politici, volevo fare i miei complimenti personali a Luca Zaia che, ancora una volta, firma una ordinanza a mio avviso importantissima. I medici di base dovranno fare, nei loro studi, a domicilio o in locali comunali, tamponi rapidi, messi a disposizione dalla Regione Veneto, a tutti i loro assistiti. I medici verranno pagati e nel caso si rifiutassero, sanzionati. Naturalmente dovranno anche seguirne il tracciamento.

Una ordinanza seria, dalla parte dei cittadini, senza se e senza ma. Senza discussioni, accordi politici o di categoria. La salute delle persone al centro. I medici di base che finalmente ritornano ad essere il primo valico, la prima difesa e nello stesso tempo il primo attacco al nemico mascherato.

Una proposta sensata che va oltre le polemiche, le parti politiche e le scelte tecnologiche come Immuni che non hanno avuto alcun risultato. Una proposta sensata che otterrà nel giro di una settimana una reale situazione con numeri altissimi. I circa 5.000.000 di veneti sapranno almeno se nel giorno del test sono positivi o meno. Una proposta e nel contempo una azione.

Lascio alla vostra intelligenza valutare quanto ha invece attuato in Regione Lombardia, la più colpita, il duo da squalificare, Fontana-Gallera, durante e dopo il primo round. Lascio alla vostra intelligenza valutare quanto in modo più incisivo avrebbero potuto fare con i poteri speciali, il duo da squalificare Conte-Speranza.

Proporrei a Mattarella di nominare, ad interim, Luca Zaia Presidente del Consiglio e ministro della Salute. Un decisionista, invece di due che devono barcamenarsi fra accordi politici e di poltrone. Allora a lui, ad una persona seria, mi sono permesso di suggerire sulla sua pagina Facebook in calce al post dell’ordinanza: “Lei è un Grande. Accetti la mia proposta e la imponga. Per sei mesi tutte le strutture pubbliche e private accreditate della sua Regione facciano SOLO visite, esami, e interventi in regime mutualistico. Non privato. In modo da ridurre la mortalità da mancanza di prestazione. Un altro virus”.

Occorrono proprio i poteri speciali in questo periodo, che non si devono prendere ma avere. Solo se si ha diritto, come Zaia.

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