Dalle rilevazioni effettuate “è emerso che al 23 ottobre 2020 le risorse umane del Servizio sanitario nazionale sono state potenziate complessivamente di oltre 36.300 unità” e in particolare “sono stati reclutati 7.650 medici, 16.500 infermieri, 7.739 operatori socio-sanitari e 57 assistenti sociali”. Ad affermarlo è Sandra Zampa, sottosegretario alla Salute, rispondendo in Aula a un’interpellanza illustrata da Massimo Enrico Baroni del Movimento 5 stelle. “Per far fronte alle esigenze derivanti dalla diffusione del Covid-19 e di garantire i livelli essenziali di assistenza – spiega il sottosegretario – è stata prevista la possibilità per gli enti e per le aziende di reclutare professionisti sanitari con rapporti di lavoro flessibile, e sono state stanziate a questo scopo specifiche risorse“. L’analisi del trend del potenziamento delle risorse umane del Servizio sanitario nazionale mostra “un primo e più consistente picco nel reclutamento del personale nel mese di aprile“. Un secondo picco nel reclutamento di personale, aggiunge, “si è registrato nel giugno”. Tuttavia, “le rilevazioni effettuate non consentono di verificare i settori in cui il personale assunto con le diverse tipologie di rapporti di lavoro è stato inserito”. Pertanto, “non si dispone ad oggi di dati specifici riguardanti il personale addetto al contact tracing, né relativi al reclutamento degli infermieri di famiglia”. Tuttavia, assicura Zampa, “il ministero della salute sta provvedendo ad integrare i dati da richiedere alle regioni, con una specifica richiesta in tal senso”

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