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Milano, c’è un indagato per l’imbrattamento della statua di Indro Montanelli: la Digos perquisisce casa di uno studente universitario

In casa del giovane gli agenti hanno trovato la carta di credito con cui sono state acquistate le bombolette di vernice ed è emerso che le impronte digitali del giovane indagato corrispondevano con quelle rilevate sui barattoli di vernice e bombolette spray utilizzate per imbrattare la statua del giornalista nel giugno scorso
Milano, c’è un indagato per l’imbrattamento della statua di Indro Montanelli: la Digos perquisisce casa di uno studente universitario
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C’è un indagato per l’imbrattamento della statua di Indro Montanelli, sporcata di spray rosso con la scritta “razzista stupratore” nella notte del 13 giugno 2020. La Digos di Milano ha eseguito una perquisizione, ordinata dai pm Alberto Nobili e Leonardo Lesti, nella casa di uno studente universitario, A. M. di 21 anni. In casa gli agenti hanno trovato la carta di credito con cui sono state acquistate le bombolette di vernice ed è emerso che le impronte digitali del giovane indagato corrispondevano con quelle rilevate sui barattoli di vernice e bombolette spray utilizzate per imbrattare la statua del giornalista.

L’operazione di oggi “ha una valenza di politica giudiziaria” in quanto dimostra come gli uomini della Digos “non hanno mai abbandonato le indagini finalizzate alla identificazione dei responsabili di un fatto apparentemente lieve ma di assoluta gravità, anche a livello internazionale, attesa la notorietà del giornalista”, dice il pm Nobili. La perquisizione, spiega il capo del pool antiterrorismo milanese, “pur a fronte della apparente modesta gravità del reato base”, ossia l’imbrattamento della statua del giornalista Montanelli, “fatto di assoluta notorietà avvenuto nei giardini pubblici di via Palestro tra il 13 ed il 14 giugno”, ha una sua “straordinaria valenza di politica giudiziaria in quanto prova evidente che gli uomini della Digos non hanno mai abbandonato, neanche per un attimo, le indagini finalizzate alla identificazione dei responsabili di un fatto apparentemente lieve ma dagli effetti e conseguenze di assoluta gravità, anche a livello internazionale”.

Al tempo il gesto fu rivendicato dal gruppo Rete Studenti Milano e da Lume, che sui social pubblicarono un video con allegato un comunicato: “Con questo gesto vogliamo ricordare che, come ci hanno insegnato e continuano a insegnarci movimenti globali come Non Una Di Meno e Black Lives Matter, tutte le lotte sono la stessa lotta, in un meccanismo intersezionale di trasformazione del presente e del futuro. Se il mondo che vogliamo tarda ad arrivare, lo cambieremo”. E ancora: “Crediamo che figure come quella di Indro Montanelli siano dannose per l’immaginario di tutti. In una città come Milano, medaglia d’oro alla Resistenza, la statua di Indro Montanelli è una contraddizione che non possiamo più accettare”. Prima di questo atto, il monumento dedicato al giornalista era stato contestato più volte. Recentemente la statua era bersaglio delle manifestazioni di solidarietà al movimento Black lives matter. L’8 marzo del 2019, invece, alcune attiviste del movimento femminista Non Una Di Meno la coprirono con vernice rosa durante la manifestazione per la Giornata internazionale delle donne.

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