Da cento ordini al giorno a decine di migliaia in cinque paesi del mondo. La start up greca InstaShop è diventata in cinque anni il più grande mercato alimentare online del Medio Oriente. Con tre semplici click e si prenota e si riceve il proprio ordine in pochi minuti o a un orario prestabilito. La start up, che ha la sede a Dubai, a fine agosto è stata acquistata dal colosso tedesco Delivery Hero – il gruppo di Deliveroo e Foodora – per 360 milioni di dollari.

Il fondatore della start up si chiama Giannis Tsioris. Da Amsterdam, dove ha lavorato come dipendente privato, è riuscito ad avviare la propria attività a Dubai all’età di 28 anni. L’applicazione per la consegna di generi alimentari in Medio Oriente è stata premiata per tre anni consecutivi come una delle startup più promettenti del mondo arabo. Funziona con più di 400 supermercati e ha più di 350.000 utenti attivi. Nel 2018 sono stati elaborati più di 2 milioni di ordini dai mercati di Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Qatar, Egitto e Libano. Con la domanda in crescita esponenziale, il management di Instashop ha raddoppiato nel 2019 le risorse umane da 55 a 112 dipendenti con un fatturato che ha superato i 5 milioni di euro. Numeri che vanno letti alla luce del “pregresso greco”.

L’idea di InstaShop nasce quasi per disperazione. Ioannis lavorava freneticamente 14 ore al giorno per impedire il fallimento della sua precedente start up: in quelle settimane non aveva tempo per nulla eccetto il lavoro e quindi tra le altre cose ordinava la spesa per telefono, ma le cose non filavano mai lisce: attesa di ore, consegne sbagliate, servizio di bassa qualità. Lì scatta la molla dell’idea: un’app che con pochi click e in meno di un’ora offriva la spesa direttamente sullo zerbino di casa. Per cui Ioannis prende una decisione difficile e con un alto margine di rischio: lascia dall’oggi al domani il progetto iniziale (a cui aveva lavorato 14 ore al giorno per 17 mesi) e crea InstaShop.

Ha ricevuto fondi per 10 milioni di dollari, da investitori di peso come il fondo greco Venture friends e l’Arab Jabbar Internet Group che ha investito in società come maktoob.com (acquisita da Yahoo) e Souq.com (acquisita da Amazon). Oggi è possibile scegliere tra molteplici servizi: non solo si possono ordinare i prodotti del supermercato tramite l’applicazione, ma anche organizzare la pulizia di casa prenotando una persona online, ordinare prodotti biologici, o prodotti per negozi di animali e anche prodotti da macelleria.

La squadra di lavoro è composta da 150 persone tra greci, libanesi, olandesi, indiani, egiziani, con il vantaggio di poter “utilizzare” le 15 nazionalità per intercettare le esigenze dei paesi-obiettivo come Dubai, dove ha sede InstaShop, e Bahrain, Libano, Egitto. In Grecia Ioannis ha conservato un centro sperimentale, a Salonicco, dove gli sviluppatori lavorano per migliorare il portale. Una scelta, quella di puntare su tecnici greci a lavoro sui software, che è stata fatta anche da colossi mondiali come Tesla: Elon Musk infatti ha affidato ad un ingegnere greco la direzione del suo laboratorio, nel Demokrito Center in Attica, per un nuovo treno super veloce.

twitter @FDepalo

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