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Coronavirus, Johnson: “Siamo a un pericoloso punto di svolta”. Per sei mesi coprifuoco per pub e ristoranti, sì a smartworking

L'aumento dei contagi spinge Johnson a introdurre nuove restrizioni da giovedì. Dietrofront sul lavoro in presenza, niente spettatori negli stadi e matrimoni limitati a 15 invitati. Intanto nelle ultime 24 ore i contagi sono 4.926, picco più alto da maggio. 37 i morti
Coronavirus, Johnson: “Siamo a un pericoloso punto di svolta”. Per sei mesi coprifuoco per pub e ristoranti, sì a smartworking
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Il governo britannico introduce nuove restrizioni che saranno “in vigore per sei mesi” con possibilità di proroga, per scongiurare un eventuale secondo lockdown dopo l’impennata di contagi delle ultime settimane e gli avvertimenti degli esperti, secondo cui le infezioni da Covid-19 potrebbero salire a 49mila al giorno entro metà ottobre se non si interverrà per arginare l’ondata. Boris Johnson, davanti alla Camera dei comuni, parla delle misure che da giovedì 24 dovranno essere rispettate in Inghilterra per fare fronte a una situazione che è a “un pericoloso punto di svolta” da affrontare subito. E anche i dati di oggi preoccupano: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 4.926 contagi, il picco più alto da maggio. Aumento anche per i decessi, 37 nell’ultimo giorno, nonché i ricoveri nazionali in ospedale e in terapia intensiva: saliti rispettivamente a 1319 e 138. Circa 200mila, infine, i test effettuati.

I principali esperti medici di Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord lunedì hanno portato l’allarme Covid-19 nel Regno Unito dal livello tre al quattro, il secondo più alto, su consiglio del Joint Biosecurity Centre. I medici hanno riferito che i casi di Covid-19 stanno aumentando “rapidamente” e probabilmente “in modo esponenziale”.

Le misure – Stretta su pub, ristoranti e bar (con coprifuoco anticipato alle 22), che potranno fare servizio unicamente ai tavoli. Ripensamento radicale del governo sullo smartworking rispetto a quanto consigliato a luglio dallo stesso premier, che aveva ripetutamente invitato i britannici a tornare al lavoro in presenza, per rimettere in moto il motore dell’economia. In più, obbligo di indossare mascherine per il personale dei negozi e delle strutture ricettive e nei taxi, obbligo legale di rispettare le norme anti-Covid-19 nei posti di lavoro, controlli stringenti sul tetto massimo delle 6 persone nei contatti sociali e un massimo di 15 invitati ai matrimoni. Rinviato inoltre il ritorno del pubblico negli eventi sportivi, che era stato previsto per il 1 ottobre.

In Irlanda del Nord, invece, fatte salve alcune eccezioni, dopo le 18 non saranno più consentite le visite nelle abitazioni private, mentre i componenti di due nuclei familiari, fino a un massimo di sei persone, potranno incontrarsi solamente all’interno di giardini privati. Nuove misure restrittive stanno per entrare in vigore anche in alcune zone del Galles, mentre la first minister scozzese Nicola Sturgeon annuncerà oggi nuove misure anche per la Scozia, dopo essersi consultata con il premier Johnson.

La decisione di nuove restrizioni e una crisi sanitaria che torna a preoccupare scuotono Johnson, sotto assedio da mesi per la gestione della pandemia e il dossier Brexit. Il leader dell’opposizione laburista Keir Starmer ha approvato le nuove misure, ma ha accusato il governo di non avere una strategia complessiva, ha criticato le falle nel sistema di test e tracciamento e ha detto che un eventuale lockdown nazionale bis rappresenterebbe il segno di “un fallimento” dell’esecutivo.

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