“Tra il 21 e il 23 facciamo ordinanze a doppia firma e blindiamo tutti i 13 comuni del Lodigiano e Vo’ Euganeo. Dopo quelle scelte ci fu una reazione molto diffusa che tendeva a dire che avevamo esagerato. Senza distinzione di colore politico”. Lo ha raccontato il ministro della Salute, Roberto Speranza, ospite alla Festa del Fatto Quotidiano, ripercorrendo i giorni in cui stava per esplodere l’emergenza sanitaria in Italia. Intervistato da Gad Lerner e Maddalena Oliva alla Festa del Fatto Quotidiano (rivedi l’incontro integrale), il ministro ha spiegato di aver mantenuto sempre “la linea rigida” nonostante non fosse facile capirlo: “Non avevamo un manuale, non c’era una soluzione scontata”
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