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Inchiesta sulla morte delle sorelle schiacciate dall’albero caduto nel campeggio di Massa. L’esperto: “Quel pioppo non era sano”

Proseguono gli accertamenti per stabilire la dinamica della caduta della pianta. I carabinieri hanno convocato il titolare del campeggio Verde Mare, noto in zona e con esperienza nel settore. È stato risentito dopo un primo colloquio di domenica, sempre come persona informata dei fatti
Inchiesta sulla morte delle sorelle schiacciate dall’albero caduto nel campeggio di Massa. L’esperto: “Quel pioppo non era sano”
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La procura di Massa Carrara indaga sulle condizioni dell’albero caduto sulla tenda dentro la quale dormivano le sorelle Malak e Jannat Lassiri, 14 e 3 anni, nel campeggio Verde Mare a Marina di Massa. I magistrati guidati da Piero Capizzoto vogliono capire se il pioppo che ha schiacciato la tenda sia caduto a causa del maltempo che ha colpito la zona domenica o se una maggiore cura dell’albero avrebbe potuto evitare la tragedia.

Proseguono quindi gli accertamenti per stabilire la dinamica della caduta della pianta. I carabinieri hanno convocato il titolare del campeggio Verde Mare, Amilcare Dal Pino, noto in zona e con esperienza nel settore. È stato risentito dopo un primo colloquio di domenica, sempre come persona informata dei fatti. La procura nel merito dell’inchiesta dichiara di “non aver, al momento, notificato alcun atto giudiziario a nessuno”. Un passaggio formale, un atto dovuto, che potrebbe avvenire quando nei prossimi giorni si terrà l’autopsia nei prossimi giorni a Lucca. Oggi verrà fornito l’incarico formale a un agronomo forestale per una perizia sul pioppo: servirà per definire “le condizioni dell’albero e se era prevedibile o meno che potesse cadere in caso di maltempo”, come ha specificato il procuratore Capizzoto.

Lunedì, su questo punto, si è espresso il dottore forestale e arboricoltore Pierfrancesco Malandrino, consulente anche degli Aeroporti di Roma, spiega perché a suo avviso – guardando le foto sul luogo della tragedia – “quel pioppo non vegetava al meglio”. L’esperto ha spiegato che “con ogni probabilità un occhio attento si sarebbe accorto dello stato della pianta, che era mal curata”. Era quindi a suo dire “prevedibile” che la pianta non fosse saldamente ancorata al terreno: “L’apparato radicale era danneggiato e lo si vede già dalle immagini – ha spiegato – E i danni non risparmiavano nemmeno il colletto”, ovvero la zona del fusto in cui le piante devono essere interrate, per non morire.

La famiglia Lassiri intanto è in un albergo, ospitata il Comune di Massa. Ci staranno “fino a quando avranno bisogno”, ha detto il sindaco Francesco Persiani che ha proclamato il lutto cittadino per l’intero lunedì. Sono seguiti dalla Croce Rossa ed è stato fornito supporto medico e psicologico.

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