Bambini divisi in piccoli gruppi, con educatori diversi e giocattoli già assegnati. Più attività all’aperto e buone pratiche di igiene – come lavarsi le mani – che diventeranno parte della routine dei più piccini. Ma niente mascherina e temperatura misurata a casa, prima di uscire. Via libera in Conferenza Unificata al documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività delle scuole dell’infanzia. Le linee guida ministeriali per la fascia 0-6 anni erano già state approvate nei giorni scorsi, ma da oggi il documento con il decreto di adozione è disponibile sul sito del Ministero dell’Istruzione. “Stiamo lavorando ogni giorno – commenta la Ministra Lucia Azzolina – per riportare tutti a scuola, dai più piccoli ai più grandi. Le bambine e i bambini sono quelli che più hanno sofferto il periodo di chiusura, a tutti loro stiamo riservando particolare attenzione per la ripresa”. Ecco nel dettaglio cosa prevedono.

Mascherine – Come già previsto dalle line guida del ministero della Salute, i bambini al di sotto dei sei anni sono esclusi dall’obbligo di indossare la mascherina. Tutto il personale invece è tenuto all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali.

Misurazione della temperatura – La rilevazione della temperatura corporea non sarà effettuata all’ingresso degli istituti, ma a casa: per poter entrare, bambini e personale non dovranno avere sintomatologia respiratoria o temperatura corporea oltre i 37.5°C e non dovranno essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni né a contatto con persone positive, per quanto di propria conoscenza, negli ultimi 14 giorni. L’obbligo di controllare lo stato di salute quindi resta ai familiari.

I gruppi – I bambini verranno divisi in piccoli gruppi o sezioni stabili organizzati in modo da essere identificabili. Per ciascun gruppo verranno identificati educatori, docenti e collaboratori che si occuperanno sempre degli stessi bambini: lo scopo prioritario è semplificare l’adozione delle misure di contenimento nel caso si verificassero casi di contagio all’interno del gruppo. In questo modo le quarantene sarebbero circoscritte e mirate. I gruppi, quindi, non devono mai mischiarsi o entrare in stretto contatto tra loro.

Spazi e giocattoli – Per rispettare al massimo le esigenze di distanziamento dovrà essere valorizzato l’uso degli spazi esterni (finché possibile) e di tutti gli spazi disponibili che potranno essere “riconvertiti” per accogliere stabilmente gruppi di relazione e gioco. Le linee guida prevedono aree strutturate, nel rispetto delle esigenze della fascia di età. Anche gli arredi potranno essere modificati per svolgere le attività quotidiane nel rispetto del principio di non intersezione tra gruppi diversi. Il materiale ludico-didattico, gli oggetti e i giocattoli verranno assegnati in maniera esclusiva a ciascun gruppo: significa che per limitare le occasioni di contatto (e di contagio) non potranno essere scambiati da un gruppetto all’altro.

Mense, merende e riposini – Anche per le mense valgono le stesse regole che per le aule: rispetto delle distanze, pulizia profonda prima e dopo i pasti. I bambini potranno portare la merenda da casa – qualora le strutture non la prevedano – purché contenitori, confezioni o bibite siano facilmente identificabili come appartenenti al singolo bambino. Se è prevista l’area riposo, bisognerà garantire la pulizia profonda degli spazi prima e dopo, una “corretta e costante” areazione dei locali e la disinfezione della biancheria (federe, cuscini e lenzuolini).

Personale – Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia statali il Ministero si sta già adoperando per un incremento dell’organico. Si prevedono anche momenti di formazione/informazione specifica del personale. “Per garantire la ripresa e lo svolgimento in sicurezza dei servizi educativi – si legge nel documento – i sottoscrittori del documento, ciascuno secondo le proprie competenze in materia, si impegnano a verificare la possibilità di individuare ulteriori figure professionali, di prevedere eventuali deroghe per le sostituzioni e di assegnare dotazioni organiche aggiuntive nei limiti delle risorse disponibili.

Ingressi, uscite e genitori – L’accoglienza dei bambini, preferibilmente, dovrà essere organizzata all’esterno, prevedendo punti di ingresso e uscita differenziati. Ad accompagnare i bambini potrà essere un solo genitore, nel rispetto delle regole generali di prevenzione dal contagio, incluso l’uso della mascherina (per gli adulti) quando entrano nella struttura. Niente più gruppetti di genitori accalcati all’ingresso, quindi: anche gli adulti dovranno rispettare le misure di distanziamento. Per una migliore organizzazione, si potrà tenere un registro delle presenze delle persone che accedono alla struttura.

Igiene personale – Le corrette pratiche di igiene – lavaggio frequente delle mani, starnuti nel gomito ecc – devono diventare buone abitudini sin da piccoli: per questo le linee guida prevedono che questo tipo di educazione sia “integrata nelle routine che scandisce normalmente la giornata dei bambini, per l’acquisizione di corretti e rispettosi stili di comportamento, compatibilmente con l’età e con il loro grado di autonomia e consapevolezza”.

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