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Milano, la violenza sessuale al Parco Monte Stella: fermato il presunto stupratore grazie ad analisi del Dna. Il pm: “Indizi granitici”

Lo stupro avvenne nel tardo pomeriggio del 15 luglio mentre la donna, di 45 anni, stava passeggiando con il cane. Un primo riconoscimento è stato possibile grazie ai video delle telecamere di sorveglianza installate nei dintorni del parco
Milano, la violenza sessuale al Parco Monte Stella: fermato il presunto stupratore grazie ad analisi del Dna. Il pm: “Indizi granitici”
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È stato arrestato alle 23 circa di ieri il presunto stupratore di Parco Monte Stella, a Milano. Si tratta di un 24enne del Senegal, ricercato per aver violentato e abusato di una donna di 45 anni lo scorso 15 luglio. La vittima si trovava a passeggio con il proprio cane nel Parco della “Montagnetta”, a San Siro, e intorno alle 18.20 è stata aggredita da un uomo, di “origine straniera”, come descritto dalla donna, che l’ha colta di spalle e trascinata in un luogo appartato dietro la scuola primaria Martin Luther King, per poi stuprarla.

L’assalitore è un giovane senza fissa dimora che vagabondava tra i quartieri Qt8 e San Siro. Decisiva per le indagini l’analisi del Dna sui resti trovati sul luogo della violenza sessuale, grazie agli accertamenti scientifici effettuati dal Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica. Il primo riconoscimento dell’assalitore è stato possibile grazie alle riprese delle videocamere di sorveglianza presenti intorno al parco. Una volta identificato l’aggressore, prima di procedere all’arresto si è atteso il risultato dei test del Dna che, per il procuratore aggiunto Letizia Mannella, rappresentano degli “indizi granitici“. Durante le indagini l’uomo non è stato mai perso di vista per timore che potesse compiere altre aggressioni. Oltre che da Mannella, caso è seguito dal sostituto Monia De Marco e dagli investigatori della Squadra Mobile diretti da Marco Calì e Achille Perone.

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