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Isola di Budelli, entro il 2020 demoliti tutti gli edifici abusivi. Anche il ‘custode’ Mauro Morandi dovrà allontanarsi definitivamente

Nel 1989 è arrivato sull'isola in catamarano, insieme ai suoi amici: loro sono ripartiti, lui è rimasto. Nell’agosto del 2017 era stato “graziato” ottenendo di restare, ma l'ultimo consiglio del direttivo ha deciso di procedere con la bonifica, che coinvolgerà anche la sua attuale abitazione
Isola di Budelli, entro il 2020 demoliti tutti gli edifici abusivi. Anche il ‘custode’ Mauro Morandi dovrà allontanarsi definitivamente
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Il Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena accelera: per tenere fede al programma stilato due anni fa, entro la fine dell’anno via tutti gli abusi edilizi dall’isola di Budelli, famosa per la sabbia rosa che attrae ogni anno moltissimi turisti. Questo significa anche la fine della permanenza del suo ‘custode’, l’80enne Mauro Morandi, che per oltre trent’anni è stato l’unico abitante dell’isola.

Ex insegnante di educazione fisica, a fine anni Ottanta Morandi ha lasciato tutto alla ricerca di una vita più semplice, a contatto con la natura. Nel 1989 è arrivato sull’isola in catamarano, insieme ai suoi amici: loro sono ripartiti, lui è rimasto. Il vecchio custode stava per andare in pensione e lui ne ha preso il posto, proteggendo le spiagge dai comportamenti dei turisti, ma oggi è considerato un inquilino senza alcun titolo di un bene dello Stato. Nell’agosto del 2017 era stato “graziato” anche per effetto delle 18mila firme raccolte dalla petizione che aveva lanciato online. Ma l’ultimo consiglio del direttivo ha deciso di procedere con la bonifica, ritenendo che la costruzione conosciuta come ‘la casa del custode’ abbia subito nel corso dei decenni modifiche e trasformazioni che, secondo il Parco, almeno in parte sono state realizzate senza alcun permesso. All’avvio del cantiere Morandi dovrà lasciare l’isola di Budelli: non potrà stare lì durante i lavori né ci potrà tornare in seguito

Le demolizioni e il ripristino dello stato dei luoghi rappresenteranno un secondo step rispetto alla grande operazione di pulizia fatta l’anno scorso, con 9 quintali di rifiuti asportati via mare: plastiche, bottiglie di vetro, legname di risulta, ferro, bidoni, materassi, persino un’enorme boa in metallo. Recuperare l’edificio che affaccia sulla celebre Spiaggia Rosa costerà al Parco 60mila euro: l’idea è di trasformarlo in un osservatorio ambientale.

Immagine tratta da youtube

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