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Crollo Albizzate, una persona iscritta nel registro degli indagati. Nuovo sopralluogo del pm: nominati due consulenti

L'area era una azienda tessile, trasformata in area commerciale a inizio anni '90. Da allora sembra che non vi siano stati interventi sullo stabile oggetto del crollo, ma l’esame dei documenti è ancora in fase preliminare. Verranno valutate eventuali mancanze nella manutenzione ordinaria e straordinaria. Raccolta fondi per il terzo figlio della donna morta
Crollo Albizzate, una persona iscritta nel registro degli indagati. Nuovo sopralluogo del pm: nominati due consulenti
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A due giorni dal crollo di una porzione di tettoia che ha seppellito e ucciso una madre con i suoi due figli davanti gli occhi del marito e del terzo figlio ad Albizzate (Varese), una persona è stata iscritta nel registro degli indagati dalla procura di Busto Arsizio. L’inchiesta è stata aperta per omicidio e disastro colposo. Sull’identità dell’indagato è mantenuto il riserbo da investigatori e inquirenti. Tra la ventina di persone sentite dalla Procura anche il proprietario dell’immobile, un imprenditore del Varesotto. Poi tutti coloro che erano presenti al momento della tragedia, incluso il sindaco Mirko Zorzi, illeso per miracolo, i dipendenti delle varie attività presenti all’interno dell’ex cotonificio. Il pm Nadia Calcaterra ha effettuato oggi un nuovo sopralluogo dove hanno perso la vita Faouza Taoufiq, 38 anni, e di due dei suoi tre figli, di 5 anni e 15 mesi. Insieme al magistrato, coadiuvata dai carabinieri a cui sono affidate le indagini, c’erano sono anche due ingegneri nominati per la redazione della consulenza, affinché possano ricostruire la causa del cedimento strutturale che, ad oggi, sembrerebbe la più plausibile ragione del crollo. L’area era una azienda tessile, trasformata in area commerciale a inizio anni ’90. Da allora sembra che non vi siano stati interventi sullo stabile oggetto del crollo, ma l’esame dei documenti è ancora in fase preliminare. Verranno valutate eventuali mancanze nella manutenzione ordinaria e straordinaria.

Gli investigatori hanno eseguito accertamenti catastali per capire se l’edificio abbia subito modifiche e a opera di chi nel corso degli anni, esami sui materiali impiegati nella ristrutturazione, calcoli sulla stabilità del palazzo. Intanto la comunità cerca di dare sostegno alla famiglia. “Stretti intorno ad Adam” è la frase scelta per la raccolta fonti promossa dalla Pro Loco di Albizzate (Varese) per il bambino di 9 anni e suo padre, colpiti dalla tragedia dell’aver perso Faouza Taroufiq, uccisa dal crollo di una porzione di tetto di uno stabile commerciale insieme ai suoi due figli più piccoli, di 5 anni e 15 mesi, l’altro ieri pomeriggio. Con l’associazione genitori del comune del Varesotto, l’Ente ha aperto un canale per le donazioni che possano far fronte alle esigenze della famiglia. Le coordinate bancarie per fare una donazione sono: IT95H052165045000000ð4430905, Credito Valtellinese, causale “stretti intorno ad Adam”

“Come faccio a dire a mio figlio che sua madre non esiste più, come faccio? – chiede Noureddine Hanach – Quando sono arrivato ho visto le ambulanze, gli elicotteri e mi sono dovuto sdraiare, non riuscivo a stare in piedi non ci riesco nemmeno adesso”. Suo figlio maggiore che era dall’altro lato della strada al momento del crollo, è stato affidato a degli amici perché, ha spiegato Noureddine, “non sa ancora che la mamma e i fratellini sono morti, continua a chiedermi quando torneranno“. Ed è stato proprio il piccolo a raccontare al padre che la madre, mentre tutto crollava e lui era poco distante insieme ad alcuni amichetti che si era fermato a salutare, gli avrebbe gridato di non muoversi. A raccogliere il racconto dell’uomo è stato anche Mohamed Saih, presidente del Centro Islamico di Varese, che è rimasto accanto alla famiglia. “Sono accorso sul posto insieme a tanti altri appartenenti alla comunità marocchina di Varese, per dare loro il nostro sostegno. Purtroppo pensiamo anche al destino, nessuno poteva aspettarsi una tragedia così, ora aspettiamo le risposte del magistrato”.

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