Sangue finto per imbrattare per le pareti del ministero della Salute. È la protesta andata in scena sabato in Francia. A manifestare attivisti della rete Attac e del collettivo Inter-Urgences e operatori sanitari. Il gesto simbolico voleva denunciare quello che hanno definito un vero e proprio disprezzo del governo nei confronti degli operatori sanitari nella fase post coronavirus. Come si legge in un post degli attivisti: “La crisi COVID-19 ha confermato solo ciò che tutti sapevano: anni di politica dei tagli hanno portato l’ospedale e il suo personale sull’orlo del baratro. Tuttavia, nonostante la mancanza di letti, attrezzature e dispositivi di protezione, il personale ospedaliero ha mostrato estrema dedizione all’altezza di la crisi per salvare quante più vite possibili, a volte anche a loro spese”. I manifestanti hanno lasciato davanti alla sede del ministero anche il “prix du Mépris”, letteralmente il “prezzo del disprezzo”. Una medaglia simbolo della ricompensa in denaro offerta agli operatori sanitari per come hanno affrontato la pandemia, considerata insufficiente e con un accesso troppo rigoroso dagli attivisti. “Gli operatori sanitari meritano più di medaglie e gas lacrimogeni”, rivendicano i manifestanti che chiedono una rivalutazione immediata degli stipendi, l’assunzione di personale e l’aumento delle risorse assegnate alla sanità.

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