Negli ultimi mesi, la volatilità del mercato legata al coronavirus ha spinto verso l’alto i volumi di negoziazione elaborati dalle maggiori piattaforme di trading. Se da una parte i trader dell’ultima ora hanno percepito la crisi come un’opportunità di guadagno, dall’altra c’è chi dovrà correre ai ripari per minimizzare le perdite. Uno su tutti? L’oracolo di Omaha, Mr. Warren Buffett.

Durante la crisi del 2008 c’è chi attribuisce a Warren Buffett un ruolo di protagonista assoluto. Il guru della finanza americano vide nel crollo delle azioni in borsa un’opportunità da cogliere e pompando miliardi di dollari nelle casse di società strategiche (come Goldman Sachs, General Electrics e Bank of America) riuscì a rimettere in moto gli investimenti e generare profitti per sé e gli azionisti di Berkshire Hathaway (la sua holding). Il suo intervento economico e mediatico contribuirono a ridare quella fiducia che l’America aveva perso con la crisi finanziaria, ma questa volta l’impresa sembra non essergli riuscita.

Il coronavirus è costato a Buffett 49,7 miliardi di dollari, quasi l’intero guadagno del 2019: lo ha affermato sabato 2 maggio, nell’assemblea trimestrale di Berkshire Hathaway trasmessa in streaming dall’arena di Omaha. Da settimane gli investitori di tutto il mondo guardavano all’ottantanovenne miliardario nella speranza che offrisse ancora le linee guida per investire nel momento di incertezza. Così non è stato. Finora erano trapelate solo alcune manovre di vendita sulle azioni Delta Airlines, Bank of New York Mellon e Southwest Airlines, nei momenti del violento selloff di inizio marzo. Nel suo annuale incontro, Warren Buffett ha rincarato la dose, affermando di aver scaricato tutte le azioni delle quattro maggiori compagnie aeree americane: United Airlines, American Airlines, Southwest Airlines e Delta Airlines, per un valore complessivo di 4 miliardi di dollari. “Ho commesso un errore”, ha ammesso Mr. Buffett spiegando agli azionisti di Berkshire la sua decisione, “spero di sbagliarmi, ma penso che il business delle compagnie aeree cambierà in modo molto importante”. Pesanti anche le perdite che ha subito il resto del suo portafoglio, composto per la maggior parte dai pilastri dello S&P 500 (Apple, American Express, Bank of America, Coca-Cola, Wells Fargo, ecc.), che a marzo è crollato del -20%. Questa volta, di fronte a una crisi finanziaria mai vista prima, l’oracolo di Omaha ha mostrato il suo lato umano. In pochi però sarebbero pronti a scommettere che sbaglierà ancora.

Cosa farà adesso Mr. Buffett per risollevare Berkshire?

Chi conosce meglio il personaggio Warren Buffett e la sua mentalità da investitore ricorderà alcune sue frasi celebri: “in tempi di crisi le fabbriche non scompaiono, i terreni agricoli non scompaiono e le capacità dei lavoratori non scompare”, ma anche “abbi paura quando gli altri sono avidi e sii avido quando gli altri hanno paura”. E adesso per Buffett quel momento di essere avidi potrebbe essere arrivato.

Crollo dei mercati e opportunità di investimento

Il crollo dei mercati può rappresentare un’opportunità ghiotta per fare spesa di azioni a saldo, e l’oracolo di Ohama ha tutte le carte in regola per guadagnare dalla crisi del coronavirus. Buffett possiede ben 137,3 miliardi di dollari di liquidità, un tesoretto pronto per essere investito o per sopperire alle perdite della holding. Le voci più calde sui suoi prossimi acquisti suggeriscono i settori maggiormente colpiti dallo stallo economico innescato dalla pandemia e che al momento sarebbero sottovalutati dal mercato. Il miliardario potrebbe puntare gli occhi sul comparto del turismo, in particolare sulle catene di alberghi di lusso (Hilton e Marriott) crollate sotto l’effetto del lockdown. Oggi la loro quotazione è scesa ai livelli del 2017, ma nel lungo periodo potrebbero recuperare il terreno perso. L’altra scommessa di Buffett potrebbe chiamarsi General Motors, la grande casa automobilistica americana che per il miliardario potrebbe ancora nascondere del potenziale nonostante il mercato globale dell’auto sia in ginocchio. Oltre a credere nel recupero di questi settori, gli analisti stimano che Warren Buffett starebbe rafforzando le proprie posizioni sui titoli bancari, ritenuti dallo stesso Buffett molto più interessanti delle altre soluzioni.

È probabile che Berkshire Hathaway possa acquisire altre quote di JP Morgan Chase e di U.S. Bancorp, favorite su Wells Fargo e Bank of America. Con la crescita del consumo di generi alimentari Mr. Buffett potrebbe aumentare in portafoglio anche le sue quote di Kroger Co., la catena di negozi al dettaglio a stelle e strisce che rappresenterebbe un ottimo bene difensivo. Un’altra cosa però sembra abbastanza certa: in questa nuova crisi Warren Buffett non rivestirà lo stesso ruolo prorompente del 2008. In un’intervista rilasciata al Wall Street Journal il vicepresidente di Berkshire Hathaway, Charlie Munger, ha dichiarato che l’oracolo sta assumendo un approccio piuttosto conservativo. La crisi finanziaria da COVID 19 sarebbe diversa rispetto a quella del 2008: “in quegli anni le aziende chiamavano Buffett chiedendo il suo intervento economico, mentre oggi preferiscono trattare con il Governo americano”. Inoltre, Munger ha aggiunto che in questo momento l’obiettivo di Buffett è quello di mantenere al sicuro Berkshire Hathaway e i suoi investitori dalla volatilità della finanza mondiale. Probabilmente Mr. Buffett entrerà cauto sul mercato americano, ancora troppo incerto e per molti sopravvalutato da un pesante intervento della Fed.

Alcuni guru della finanza vedono all’orizzonte un altro crollo per Wall Street, segno che la tempesta non è ancora passata del tutto. È difficile fare previsioni accurate: la pandemia potrebbe aver modificato il business di molte società in modo irreversibile, e questo si saprà solo tra molti mesi. Di sicuro però Warren Buffett continuerà a investire: e la prossima volta, come (quasi) sempre, potrebbe aver ragione lui.

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