Nel giorno in cui le banche cominciano a concedere i prestiti sotto i 25mila euro garantiti al 100% dal Fondo Pmi, arriva la notizia dell’accordo tra la Sace e l’Abi sul manuale operativo che fornisca chiarimenti su tutte le procedure che le banche dovranno utilizzare per i prestiti con garanzie pubbliche a favore delle grandi aziende e quindi di importo superiore. È la seconda gamba dell’operazione messa in campo dal governo con il decreto liquidità per dare ossigeno alle imprese bloccate dall’emergenza coronavirus.

“Nella notte si è arrivati ad ottenere le linee guida per la piattaforma. E’ un segnale”, ha annunciato questa mattina la ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, su Rtl 102.5. “Non so quanto dovranno aspettare gli imprenditori” per avere accesso alla liquidità “perché chiaramente dipende dal ministro competente” e ognuno ha le proprie competenze, “però il fatto che si sia arrivati nella notte ad avere le linee guida per la piattaforma è un risultato buono“. “Servono delle tempistiche che non si possono ignorare ma di cui dovremo fare tesoro per semplificare”, ha aggiunto Dadone, giustificando così i ritardi sui prestiti che prevedono la garanzia di Sace.

Nell’immediato le banche possono concedere solo gli importi sotto i 25mila euro garantiti al 100% dal Fondo Pmi. Per quelli che prevedono la garanzia di Sace, infatti, ci vorrà più tempo. Con l’intesa tra l’Associazione delle banche e la società del gruppo Cdp viene superato però lo scoglio più importante: ora le banche avranno a disposizione le procedure che dovranno utilizzare per interfacciarsi con le imprese alle condizioni generali imposte per la garanzia.

Da oggi invece si può firmare il contratto di finanziamento e sottoscrivere la richiesta di accesso al Fondo di garanzia per le Pmi, presentando copia di un documento d’identità e compilando un’autocertificazione su ricavi e spese del personale. Le banche possono erogare il finanziamento senza attendere la conclusione dell’istruttoria del Fondo che non prevede alcuna valutazione del merito di credito. I finanziamenti possono avere durata massima di 72 mesi, con rimborso del capitale non prima di 24 mesi.

Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha detto di non temere tensioni a danno dei lavoratori delle filiali a cui hanno invece alluso i sindacati dei bancari, parlando di possibili “violenze” contro chi sta allo sportello in caso di ritardi degli istituti. In banca, ha spiegato il numero uno dell’associazione, si va in questa fase solo per appuntamento, quindi non ci saranno assembramenti. Se le domande saranno tutte a posto, corredate delle relative carte richieste dal decreto, la liquidità potrà essere elargita “in giornata“. Sempre che non ci siano intoppi informatici come quello che ha colpito ad esempio il sito dell’Inps nel primo giorno di avvio delle domande per il bonus autonomi.

Articolo Precedente

Coronavirus – Ora anche l’agroalimentare fa pressione: “Riaprire le filiere collegate”. Dall’Ue “subito risorse, finora risposta deludente”

next
Articolo Successivo

Coronavirus, l’economia – Ancora vendite sui Btp: il tasso di interesse sale ai massimi da giugno 2019. Lo spread a 240 punti

next