Negli Stati Uniti le vittime del coronavirus hanno superato le 22mila, mentre in Europa la curva dei contagi in alcuni Paesi inizia a calare. Anche in Spagna, uno dei Paesi in assoluto più colpiti dalla pandemia. Tanto che, dopo due settimane di serrata totale, da oggi Madrid prova a ripartire: riaprono, seppure fra rigidissime misure di igiene e sicurezza, alcune attività “non essenziali”, come uffici, edilizia e industria. La Francia, invece, si prepara a un altro mese di lockdown, fino all’11 maggio, giorno in cui “riapriranno progressivamente le scuole, gli asili, le scuole primarie e i licei. I nostri bambini devono ritornare nelle classi”. Lo ha annunciato il presidente Emmanuel Macron, ammettendo che il Paese “non era abbastanza preparato”: “L’epidemia comincia a rallentare. I risultati ci sono. Gli ingressi in rianimazione diminuiscono. La speranza rinasce”, ha detto. Il leader francese ha detto di essere consapevole della portata dello “sforzo” richiesto ai concittadini, ma è “l’unico modo” per contrastare il virus. E la Commissione europea registra il primo decesso.

Tra le vittime di coronavirus in Europa c’è infatti anche un membro dello staff di palazzo Berlaymont. A dare l’annuncio con “estrema tristezza” in un tweet è la presidente, Ursula von der Leyen, che ha espresso le sue “sentite condoglianze” alla famiglia e un pensiero di vicinanza ai colleghi dell’Ercea, il Consiglio europeo della ricerca e del Direttorato generale per la ricerca e l’innovazione. Secondo quanto riferisce il quotidiano greco Ekathimerini, si tratterebbe di Theodore Papazoglou, scienziato e ricercatore di 57 anni: “È deceduto in un ospedale di Bruxelless dopo diversi giorni di ricovero in terapia intensiva – si legge – Non aveva patologie pregresse ma le sue condizioni di salute si sono aggravate rapidamente dopo il contagio”.

Boris Johnson si è di nuovo sottoposto al test per il coronavirus in ospedale, prima di essere dimesso ieri e trasferito nella residenza governativa britannica di campagna di Chequers, ed è ora “negativo”. Lo ha precisato un portavoce di Downing Street ai giornalisti nell’ultimo aggiornamento odierno sulle condizioni del premier Tory.

Continua lo scontro a distanza tra il presidente americano, Donald Trump, e il super esperto della task force della Casa Bianca contro il coronavirus, Anthony Fauci, che da settimane stanno tenendo posizioni opposte sulle strategie per il contrasto alla pandemia. Il presidente ha ritwittato un post della repubblicana Deanna Lorraine che si conclude con “è il momento di licenziare Fauci”: “Fauci ora dice che se Trump avesse ascoltato prima gli esperti avrebbe potuto salvare molte vite – ha scritto Lorraine – Fauci diceva alla gente il 29 febbraio che non c’era nulla di cui preoccuparsi e che il virus non rappresentava alcuna minaccia per gli americani in generale”. Il presidente ha commentato il tweet della rappresentante del Grand Old Party scrivendo “mi dispiace, Fake News. È tutto su nastro. Ho bandito la Cina molto prima che la gente parlasse”. Successivamente, la Casa Bianca ha dovuto diffondere una smentita ufficiale riguardo alla possibilità di un licenziamento di Fauci.

Negli Stati uniti si registra la prima vittima tra i 600 marinai contagiati a bordo della portaerei USS Theodore Roosevelt: la Marina fa sapere che l’uomo è morto per “complicazioni legate al Covid-19”. Mentre aumentano i casi all’interno delle case di riposo per anziani: in tutto il Paese sono oltre 3.600 i morti collegati a focolai di coronavirus nelle strutture. A New York, però, si spera in una svolta positiva: nelle ultime 24 ore è calato il numero delle vittime in tutto lo Stato. A perdere la vita sono state 671 persone, contro le 758 del giorno precedente. In calo anche i ricoveri: circa 2.000 contro i 2.500 dell’11 aprile. Lo ha riferito il governatore Andrew Cuomo nel suo briefing quotidiano: “Penso che il peggio sia passato se andiamo avanti con intelligenza”, ha dichiarato. E a chi gli ha chiesto un parere su un eventuale licenziamento di Fauci ha risposto: “Penso che stia facendo un lavoro eccezionale e non posso immaginare, per quante cose folli succedano in questo mondo e nella folle Washington, che questo possa mai accadere”.

Nel mondo i contagi hanno raggiunto quota 1.850.527, come confermano gli ultimi dati della Johns Hopkins University, che attestano come l’Europa continui ad essere il continente più colpito dalla pandemia con oltre 75mila decessi e 166.831 casi in Spagna, 156.363 in Italia, 133.670 in Francia, 127.854 in Germania e 85.208 in Gran Bretagna. Ma al di là dell’Oceano, negli Usa si contano già più di 22mila vittime e 557mila contagi.

Anche l’Austria è pronta a iniziare la propria fase 2 con 350 decessi e 13.942 i casi positivi su 144.877 tamponi effettuati. Martedì riapriranno tutti i negozi e le aziende artigiane di piccole dimensioni. La superficie di vendita non deve superare i 400 metri quadri e per ogni cliente vanno previsti 20 metri quadri. Anche qui vige l’obbligo di mascherina per commessi e clienti, come già in vigore nei supermercati. Scatta anche sui mezzi pubblici l’obbligo di coprire naso e bocca. Sono stati regolamentati anche i dispositivi di protezione individuale nelle officine e nelle aziende.

Usa – Con oltre 22mila morti – 1.514 solo nelle ultime ventiquattr’ore – e 557.590 persone contagiate, gli Stati Uniti sono in piena emergenza coronavirus e la ripartenza auspicata dal presidente Donald Trump sembra essere un miraggio, nonostante alla crisi sanitaria si sia aggiunta quella economica. E così, in piena campagna elettorale per la corsa alla Casa Bianca, questo è diventato il tema centrale del dibattito politico con da una parte Joe Biden, l’ex vice presidente candidato dei democratici, che ha spiegato in un editoriale sul New York Times il suo piano per riaprire l’America e dall’altra Trump che taccia come “fake news” le accuse mosse dal quotidiano nei suoi confronti per i ritardi nell’attuazione di misure di contenimento del virus.

Spagna – Dopo aver superato l’Italia per il numero di contagi e vittime, i dati mostrano un trend in calo e così la Spagna prova a ripartire. Una ripartenza – ricorda il quotidiano El Pais – contestata da molti operatori sanitari e da parte delle forze politiche e amministrazioni territoriali, come ad esempio la Catalogna. Restano invece per ora chiusi scuole, cinema e teatri, ristoranti locali e bar. La riapertura parziale – stabilita con decreto del governo Sanchez del 29 marzo – prevede misure stringenti sui posti di lavoro: distanziamento, uso di disinfettanti e mascherine ecc., controlli nelle strade, la distribuzione gratuita di 10 milioni di mascherine sui mezzi pubblici a chi non può andare al lavoro sui mezzi privati e la pubblicazione di un decalogo di comportamenti igienico-sanitari corretti. Nelle ultime 24 ore sono state registrate 517 vittime, secondo i dati del ministero della Sanità, per un totale di 17.489 dall’inizio della crisi. I casi di Covid-19 sono 169.496 , mentre le persone guarite 64.727. Da ieri a oggi i contagiati sono aumentati del 2% e le vittime del 3%, il più basso incremento dall’inizio della pandemia in Spagna.

Francia – Il bilancio complessivo delle vittime in Francia a causa del coronavirus è salito a quasi a 14.400, ma per il quarto giorno consecutivo, un numero leggermente inferiore di persone è stato ricoverato in terapia intensiva, 35 in meno. Le statistiche di domenica, rilasciate dal ministero della Sanità, confermano che il paese sta raggiungendo un “altissimo plateau” e riflettono i primi segnali che quasi quattro settimane di reclusione e la “drastica riduzione dei contatti” stanno producendo un effetto. Per questo il presidente francese Emmanuel Macron rivolgerà stasera un messaggio alla nazione, nel quale si prevede che fornirà dettagli sul prolungamento delle misure di lockdown.

Gran Bretagna –Cala a 717, contro i 737 di Pasqua, e i record di 911 e 980 dei due giorni precedenti, l’incremento del numero di morti da coronavirus registrati nel Regno Unito nelle ultime 24 ore. Lo certificano i dati diffusi oggi dal dicastero della Sanità, portando il totale dei decessi censiti nel Paese a poco meno di 11.329. I contagi diagnosticati superano intanto quota 88.000.

Russia – La Russia ha registrato oltre 2.500 nuovi casi nelle ultime 24 ore e il totale dei contagi ha superato quota 18.300. Lo riferisce l’agenzia di stampa russa Interfax citando una nota del centro operativo per la gestione dell’emergenza coronavirus. “Nel corso dell’ultimo giorno, 2.558 casi Covid-19 sono stati registrati in 62 regioni della Russia”, riporta la nota. Su 2.558 nuovi casi, 1.355 sono stati registrati a Mosca, 495 nella regione di Mosca e 121 a San Pietroburgo. “Il numero di casi ha raggiunto quota 18.328 (+ 16,2%) in 82 regioni della Russia”, conclude la nota. Il presidente Putin ha dovuto ammettere che “la situazione non sta migliorando”.
Belgio – Altre 303 persone sono morte di coronavirus in Belgio portando il numero di morti totali a 3.903. Lo riferisce il rapporto quotidiano dell’Istituto sanitario belga Sciensano. Se pure in assoluto i numeri belgi sono più bassi rispetto ad altri Paesi europei, data la popolazione in termine di vittime per milione al momento l’impatto della pandemia in Belgio è maggiore di quello in Italia. In tutto sono 5.393 le persone in ospedale, 1.234 delle quali in terapia intensivi. Dall’inizio della crisi il Belgio ha registrato 30.589 casi di Covid-19.
Africa – Il numero di casi di coronavirus in Africa è arrivato a 14.528. Lo riferisce sul suo account Twitter il centro africano per i controllo delle malattie, elencando i casi Paese per Paese. I morti sono 788 e le persone guarite dal Covid-19 2.570. Lo Stato più colpito finora è il Sudafrica, con 2.173 casi, seguito dall’Egitto (2.065), Algeria (1.914) e Marocco. (1.746).
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