Il mondo FQ

Coronavirus, alla guida della macchina dei soccorsi giovani zero. Solo anziani

Coronavirus, alla guida della macchina dei soccorsi giovani zero. Solo anziani
Icona dei commenti Commenti

Il virus attacca maggiormente gli anziani, gli ultrasessantenni. Ma la prima linea del fronte che deve respingere l’attacco è formata da ultrasessantenni.

Questa grande epidemia ci fa conoscere ancora di più come l’organizzazione della macchina dei soccorsi, la gerarchia del potere a livello periferico, escluda i quarantenni e i trentenni da ogni responsabilità di rilievo. Regioni e ospedali sono, quasi esclusivamente, nelle mani degli anziani.

È insieme un problema e un paradosso.

Il problema è quello di sempre: non riuscire a innestare nel grande corpo burocratico dello Stato e nelle sue diramazioni periferiche, le passioni, le capacità e le competenze di chi ha meno di cinquant’anni. Il paradosso è che invece a livello centrale la classe politica propone una leadership assai più giovanile. Il premier Giuseppe Conte, il più anziano, ha 55 anni. Più giovani di lui sia Zingaretti che Di Maio, per non dire di Salvini, di Renzi e della Meloni.

Invece facciamo fatica a scorgere tra i presidenti di Regione loro coetanei. Eccetto Bonaccini, il presidente dell’Emilia Romagna, tutti avanti con l’età. Un generale in pensione in Lucania, un signore assai attempato in Lombardia, e così l’Umbria, il Molise, la Sicilia, il Piemonte, la Campania per citare solo i governatori più stagionati. E tra le decine di volti di scienziati, primari, direttori delle unità intensive, responsabili delle Asl, manager pubblici, pochissimi sono i quarantenni. Si dirà che gli incarichi di responsabilità prevedono un cursus honorum, ma è evidente che esiste una distorsione, un’incapacità e anche un atto culturalmente ostruttivo verso la promozione delle giovani leve.

L’Italia ha dimostrato di avere tanti ragazzi su cui contare. Molti di essi, guarda un po’, sono “fuggiti” per guadagnarsi altrove la responsabilità che qui veniva loro negata specialmente nel sistema sanitario pubblico e nelle università.

E in queste tragiche giornate la grande ingiustizia diviene quotidiana prova visiva.

Non può essere che i giovani siano solo i barellieri.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione