Quanto vale una buca, un fosso, un dosso? La stima dello scuotimento, l’esatto conto delle vibrazioni, e dei multipli di esse sulla colonna vertebrale, è il mandato che l’Atac – l’azienda romana dei trasporti al top in Italia negli sprechi e suoi connessi – ha affidato a una società specializzata. Per ottantamila euro l’anno valuterà se gli autisti ci sono o ci fanno e se intorno alle buche, di cui la Capitale è comunque inarrivabile reginetta, sia lecito l’arruolamento di un esercito di ammalati. Venti autisti al mese in media, tutti costretti a letto da fastidiose lombo-sciatalgie, con l’aspirazione di sempre: un ufficio, una scrivania e una sedia. Tutto, fuorché il bus.

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