Davanti alla minaccia di diffusione del Coronavirus, il Governo italiano ha dovuto adottare alcune misure drastiche, tra cui l’istituzione di alcune “zone rosse” di quarantena, tra cui l’intera Lombardia e diverse altre provincie del Nord Italia, ma a tutti noi è richiesto di restare a casa il più possibile. La richiesta di non frequentare luoghi affollati come supermercati, centri commerciali e negozi di grandi catene commerciali non poteva ovviamente non avere una ricaduta negativa sull’economia, anche per quanto riguarda il settore hi-tech. A fare il punto della situazione ci ha pensato la società di analisi del mercato GfK, con uno studio sull’andamento del mercato tecnologico nella settimana intercorsa tra il 4 febbraio e il primo marzo. E se i dati evidenziano una certa flessione del settore, ci dicono però anche che i nostri connazionali si stanno riorganizzando per far fronte all’emergenza, anche grazie all’online.

“Nella seconda, cruciale, settimana condizionata dal diffondersi dei casi di COVID-19 nel nostro Paese (dal 24 febbraio al 1° marzo 2020) le rilevazioni GfK mostrano una decrescita a valore del -1,9% per il mercato della tecnologia di consumo, rispetto alla media delle quattro settimane precedenti”, si legge nel report. Si tratta comunque di un miglioramento rispetto all’andamento della settimana dal 17 al 23 febbraio, che aveva fatto registrare un -8,4%.

Inoltre, “analizzando l’andamento dei prodotti tech più importanti per fatturato, rispetto allo scorso anno emergono diverse positività: i televisori registrano un +7,5% a valore rispetto alla stessa settimana del 2019, gli smartphone un +13,3%, i PC portatili un +5,8%“. Insomma, a quanto pare, dopo un primissimo momento di disorientamento, gli italiani sembrano riorganizzarsi, orientandosi verso categorie di prodotti più adatte alla fruizione di contenuti multimediali, anche grazie all’online, che sta consentendo di effettuare gli acquisti senza necessità di doversi recare fisicamente in luoghi affollati.

Insomma, il virus ci sta costringendo a passare più tempo in casa e questo ha portato a un crollo degli acquisti ma solo in un primo momento. Riorganizzatici per il nuovo (e, si spera, temporaneo) stile di vita, abitudini e consumi, stanno variando di conseguenza, ma senza portare a una vera crisi, almeno per quanto riguarda l’hi-tech.

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