Il mondo FQ

Mondo

Ultimo aggiornamento: 17:32 del 6 Marzo 2020

Afghanistan, il documentario che racconta la guerra dalle sale del pronto soccorso di Emergency: “Conflitto feroce ma dimenticato”

Icona dei commenti Commenti

Entrare nelle sale di un ospedale di Emergency per raccontare il conflitto in Afghanistan dal punto di vista delle vittime e di chi, ogni giorno, lavora per curarle. Si chiama “Un ospedale in guerra” il nuovo documentario di Nico Piro, inviato Rai che da anni si occupa di conflitti e crisi dimenticate. Sarà presentato venerdì 6 marzo all’Emergency Infopoint di Torino (a partire dalle 19) nel corso di una serata dedicata all’Afghanistan. Il lavoro mostra ciò che accade durante una “mass casualty”, quando al pronto soccorso arrivano decine e decine di feriti dopo un attentato o una battaglia, e spiega cosa significa per un paramedico vedere arrivare tra le vittime un proprio parente e passare giornate a rimettere insieme corpi fatti a brandelli da un’esplosione.

“Il conflitto afghano non è mai stato così tragico e feroce come in questi anni – spiega Nico Piro – Nonostante questo, è stato colpevolmente fatto scivolare nella categoria delle crisi dimenticate, quelle di cui non parla più nessuno. Eppure le vittime civili sono al loro massimo storico. La produzione di oppio è da record, tra corruzione e brogli il modello democratico “esportato” dopo il 2001 è a pezzi”. Il racconto non si limita alle corsie dell’ospedale perché l’autore ci porta nei bazar di Kabul, allo stadio dove si gioca la finale di calcio, in una palestra riaperta da poco dopo un attacco suicida, ci porta in mezzo agli afghani che provano a vivere una vita normale pur sapendo che ogni giorno può essere l’ultimo, pur sapendo che potrebbero trovarsi sul pianale di un pick up – feriti – in una corsa folle per raggiungere l’ospedale di Emergency nel cuore di Kabul

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione