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Cronaca

Ultimo aggiornamento: 12:03 del 5 Marzo 2020

Coronavirus, il parrucchiere infettato di Aradeo: “All’aeroporto di Bergamo nessun controllo e tanta calca. Io linciato da alcuni compaesani”

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È il protagonista di un numero impressionante di audio whatsapp ingiuriosi, ma soprattutto è il primo contagiato della provincia di Lecce. Si tratta di un parrucchiere 58enne di Aradeo, paese del Leccese, che è risultato positivo al coronavirus: ha soggiornato in Svizzera e successivamente ad Arese, per poi tornare a casa il 24 febbraio con un volo preso all’aeroporto di Bergamo. Attualmente è in isolamento nel reparto di malattie infettive dell’ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina, dopo aver avuto un malore la mattina del 2 marzo ed essersi recato allo stesso ospedale per accertamenti.

Contattato da Giuseppe Cruciani, nella trasmissione “La Zanzara”, Luigi S. non accetta assolutamente il linciaggio di alcuni suoi compaesani: “Purtroppo sono degli ignoranti totali e basta e penso che qualcuno passerà i guai per quello che ha detto. Ho già dato mandato ai miei legali. Non ho ancora capito di cosa mi accusano, né cosa vogliono. Mi lascio scivolare tutto addosso. Qualche deficiente ha scritto che sono andato in giro con la febbre per una settimana. Ma non è vero”.

Sulle sue condizioni di salute, il coiffeur è sereno: “Sto benissimo, non ho nessun problema. Io sono andato in Svizzera per qualche giorno, poi sono stato ad Arese, dove non era successo niente di particolare, né si parlava ancora di zona rossa. Poi non è che potevo avvertire tutta Italia dei miei movimenti. Il mio dovere l’ho fatto quando sono tornato ad Aradeo: lunedì ho chiamato il mio medico di base e poi il 112, ma non per il coronavirus, visto che non avevo né tosse, né raffreddore, né febbre. Quando sono andato in ospedale, appunto per altri miei problemi, dagli accertamenti a cui sono stato sottoposto è risultato che fossi positivo al coronavirus. Come sono stato infettato? Mi viene in mente solo l’aeroporto di Bergamo, dove c’era tanta calca e nessuno controllava“.

E chiosa: “Oggi ho 37 meno 2 di febbre. Ho una moglie e due figli, che faranno il tampone venerdì o sabato, e ora sono qui isolato in ospedale. Sono comunque riuscito ad avvisare il 99% delle persone con cui sono entrato in contatto, come i miei clienti, e stanno tutte in quarantena“.

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