Se per voi stile e portabilità contano più delle prestazioni, Carbon1 Mark II è lo smartphone che fa per voi. Annunciato nelle scorse ore è infatti il primo ad avere la scocca interamente in fibra di carbonio, risultato così particolarmente leggero (125 grammi) e sottile (appena 6,3 mm). Peccato soltanto per le specifiche da dispositivo di fascia media, non esattamente in linea con l’immagine del prodotto.

Per realizzare la particolare scocca, il produttore ha utilizzato una tecnologia chiamata HyRECM, ovvero Hybrid Radio Enabled Composite Materials, in cui cioè le fibre di carbonio sono intrecciate con compositi “radio permitting” che consentono la trasmissione delle antenne (WiFi, Bluetooth, NFC, GPS) senza necessità di integrare elementi metallici all’interno della scocca (il carbonio è un pessimo radio conduttore), come si fa solitamente quando si utilizzano scocche in materie plastiche.

Purtroppo la scheda tecnica non è esaltante. Per poter contenere spessore e peso infatti il produttore ha adottato una batteria da appena 3050 mAh e, di conseguenza, ha dovuto diminuire anche la potenza assorbita. A bordo troviamo quindi un processore che risale addirittura al 2018, il MediaTek Helio P90, affiancato da 8 GB di RAM e da 18 GB di spazio dedicato allo storage. Il display invece è un AMOLED da 6,01 pollici, ma non se ne conosce la risoluzione. Completano la dotazione la doppia fotocamera posteriore da 16 Mpixel e quella frontale da 20 Mpixel.

Inusuale anche la scelta di proteggere lo schermo col nuovo vetro protettivo Corning Gorilla Glass 6. A differenza che negli altri smartphone però il suo spessore da 0,6/0,8 mm è stato portato ad appena 0,4 mm. Il sensore di impronte digitali infine è integrato sul fianco, sotto al bilanciere per la regolazione del volume e al tasto di accensione. Lo smartphone costa 800 dollari e per prenotarlo è necessario versare subito 250 euro, con un saldo di 550 euro da pagare 15 giorni prima della consegna prevista. La disponibilità partirà dal prossimo mese di giugno.

Articolo Precedente

Edge, l’ultima versione del browser Microsoft ci protegge dalle app potenzialmente pericolose

next
Articolo Successivo

Coronavirus, le biblioteche potenziano il servizio per i libri digitali. Così l’emergenza diventa opportunità

next