L’italiano 29enne contagiato dal coronavirus e portato dalla Cecchignola allo Spallanzani è “in buone condizioni generali. Presenta lieve febbricola e lieve iperemia congiuntivale. Il quadro clinico e quello radiologico polmonare sono negativi. Il paziente inizierà in giornata la terapia antivirale“. Il direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani, Giuseppe Ippolito, fa chiarezza sulle condizioni del ragazzo di Luzzara (Reggio Emilia) rientrato da Wuhan e trovato positivo al test, ma precisa anche che, dato il suo caso, riparte la quarantena per i 55 italiani rientrati dalla città epicentro del focolaio che si trovano alla Cecchignola. La nuova sorveglianza sanitaria riparte per 14 giorni a cominciare da ieri. Dalla clinica però aggiungono che “non si rappresentano casi acquisiti sul territorio nazionale: in Italia non c’è circolazione locale del virus”. A Chieti invece, comunica la Regione Abruzzo, “un adulto di nazionalità italiana si è presentato spontaneamente oggi pomeriggio al pronto soccorso dell’ospedale, riferendo di essere rientrato dalla Cina lo scorso 28 gennaio. L’uomo, che è entrato nel presidio indossando una mascherina, presentava sintomi febbrili e una leggera tosse”. Nel comunicato della regione si legge che “al triage è stato attivato il protocollo precauzionale introdotto per il coronavirus e il paziente è stato trasferito in sorveglianza sanitaria nel reparto di malattie infettive (dove è ricoverato in isolamento) per essere sottoposto agli accertamenti necessari per formulare la diagnosi”.

Il caso di Chieti. “L’uomo che oggi pomeriggio si è presentato spontaneamente al pronto soccorso dell’ospedale di Chieti è un italiano di 43 anni“. scrive il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione in un comunicato. “. L’uomo lamentava sintomi influenzali e febbre, ha riferito di essere rientrato dalla Cina, dall’area di Guangdong, lo scorso 28 gennaio, senza alcun problema di salute, ma di aver trovato a casa i familiari colpiti da influenza stagionale. Nel pomeriggio di oggi, dopo essersi accorto di avere la febbre, si è recato al policlinico Santissima Annunziata, dove è stato attivato precauzionalmente il protocollo ministeriale per il coronavirus”.

La coppia di cinesi ricoverata allo Spallanzani – I due turisti provenienti dalla città di Wuhan, positivi al test del nuovo coronavirus, “sono tuttora nella terapia intensiva del nostro Istituto – hanno detto dall’ospedale -. Le loro condizioni cliniche sono ancora invariate, con parametri emodinamici stabili. Sono attualmente in trattamento antivirale con il farmaco remdesivir” e la prognosi resta riservata. Continua però “la quarantena per le 20 persone che sono state in contatto con i due coniugi cinesi”. I ricoverati trovati positivi al 2019-nCoV al momento sono “11: 3 sono casi confermati (la coppia cinese attualmente in terapia intensiva ed il giovane proveniente dal sito della Cecchignola), 5 sono pazienti sottoposti a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato; 3 sono pazienti che, risultati negativi al test per nuovo coronavirus, rimangono comunque ricoverati per altri motivi clinici”. Ad oggi allo Spallanzani “sono stati valutati nella nostra accettazione 44 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi, 33 risultati negativi al test sono stati dimessi”.

Chi è il ragazzo italiano contagiato – È originario del Reggiano, ha 29 anni e fa il ricercatore negli Stati Uniti. Si trovava in Cina a Wuhan per una vacanza in occasione del Capodanno cinese, insieme alla sua fidanzata, una ragazza cinese della zona. Il giovane sarebbe stato in Cina per un breve periodo prima di essere rimpatriato insieme agli altri italiani. Secondo il direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Gianni Rezza però è “molto bassa la probabilità che abbia contagiato le altre persone in quarantena alla Cecchignola. Possiamo dire quasi improbabile. Si tratta di un paziente che è stato al centro dell’epidemia, in Cina, – ha precisato – e che è stato sottoposto ad un protocollo stringente“. In ogni caso, i 55 italiani alla Cecchignola che sono risultati negativi al test, ripeteranno con cadenza regolare il tampone faringeo per tutto il periodo in cui i connazionali saranno in isolamento e sotto osservazione.

Un caso sospetto a Rieti: studente trasferito allo Spallanzani. Un 15enne reatino, insieme alla madre, è stato trasferito dall’ospedale De Lellis di Rieti all’Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani di Roma per accertamenti dopo aver accusato dei disturbi al rientro da un viaggio ad Hong Kong. Il trasferimento è avvenuto in via precauzionale, in base a quanto previsto dalle disposizioni sanitarie diffuse dal ministero. Lo studente era rientrato in Italia il 5 febbraio scorso da un viaggio studio ad Hong Kong. Subito dopo si è ammalato e i sintomi hanno convinto i sanitari del De Lellis di Rieti che hanno deciso il trasferimento allo Spallanzani per ulteriori accertamenti.

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