Musica

Festival di Sanremo 2020, Junior Cally: “La mia ex mi dava del fallito, voleva che lasciassi il rap”

di F. Q.

Junior Cally sta con le Sardine. A rivelarlo lo stesso cantante in gara in Sanremo in un’intervista a Leggo: “Sardine tutta la vita“, dice il rapper di Focene, in gara a Sanremo con ‘No,grazie. Che l’impegno politico non gli fosse estraneo si capiva già dal testo antipopulista del brano sanremese. E anche dall’invettiva contro i due Mattei della politica italiana: “Spero si capisca/che odio il razzista/che pensa al Paese/ma è meglio il mojito/e pure il liberista di centrosinistra/che perde partite/e rifonda il partito”. Ma alla domanda se stia con i 5 Stelle, il rapper risponde: “No, nemmeno con loro”. Per i pentastellati ha votato l’ultima volta. “Ma non lo rifarei mai”, aggiunge. Per poi concludere: “Sardine tutta la vita”.

Poi dice di essere “un ragazzo di Focene che non ha i ‘superpoteri’, (come canto nella canzone in gara). Ma che ha già vinto il suo Festival con la convocazione da parte di Amadeus. Fino a poco tempo fa stavo a Campo de’ Fiori a lavare le vetrine con mio padre. È la rivincita di Antonio nei confronti di quelli che gli davano del fallito, come la mia ex. Lei voleva che lasciassi il rap e andassimo a lavorare in ambasciata. Io oggi faccio il rap e lei non lavora all’ambasciata. Ho vinto contro tutti coloro per cui Junior Cally non sarebbe mai esistito”.

Non ho paura delle contestazioni. Affronterò con professionalità qualsiasi cosa accada, devo rispettare quel palco, la musica italiana, la canzone che porto”, ha detto poi ancora Junior Cally raggiunto dai cronisti a bordo campo di una partita di calcetto, organizzata dal suo team con discografici e giornalisti. E a chi gli chiede se voglia rispondere a Salvini, taglia corto: “Io sono un cantate non sono un politico, Salvini è un pesce grosso quindi non credo di rispondere”.

Poi torna a ribadire di trovare “strano” che, nonostante la sua partecipazione al festival fosse nota dal 31 dicembre e fosse stata annunciata in prima serata su Rai1 il 6 gennaio, “solo dopo gli ascolti dei brani per la stampa è la pubblicazione della famosa frase (che allude a Salvini e Renzi, ndr.) puntualmente sono uscite fuori le polemiche sul mio passato. Mi viene da pensare male”, sottolinea. Racconta che nelle ultime settimane “il male più grande è stato quello psicologico. Siamo partiti da chi è questo a essere il nemico pubblico numero uno”. “Il linguaggio di ‘Strega’ non ha qualcosa di sbagliato, va capito. Chi non lo conosce deve cercare di capirlo. Non lo trovo assolutamente sbagliato. La canzone rappresenta uno spaccato di società, io sono contro la violenza di ogni tipo”. “Se cominciamo a leggere le prime quattro righe, ci accorgiamo che è un elogio alla non violenza. Dico di non rispondere alla violenza con altra violenza ma con le parole”, prosegue Junior Cally, all’anagrafe Antonio Signore. “Purtroppo poi esiste pure quella parte lì, esistono delle ragazze che ti mandano certe foto su Instagram per ottenere un like o un follow”.

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