Cultura

Lo Scaffale dei Libri, la nostra rubrica settimanale: diamo i voti da Kyto Aya agli scrittori in fuga vero Canada, Messico, e… Berlino

di Davide Turrini

Un litro di lacrime - 2/4

“Io voglio vivere”. Non c’è altro verso, passo, slancio che possa esemplificare uno dei racconti più tragici letti negli ultimi anni. La scoperta della malattia, il lento calvario e la morte della giovane Kyto Aya. Una quattordicenne giapponese alla quale nei primi anni ottanta viene diagnosticata l’atassia spinocerebellare. Una graduale e subdola degenerazione di muscoli e nervi che porta alla paralisi e infine al soffocamento e allo straziante decesso quando di anni Aya ne compirà ventuno. Le brevissime e vivaci frasi in prima persona con cui è composto Un litro di lacrime (Rizzoli) sono stilettate al cuore, gradini incancellabili verso lo sconforto, chiodi martellati sulla progressiva rassegnazione del lettore. Un diario intimo sulla propria determinazione, l’ottimismo, gli improvvisi sbalzi umorali, i continui peggioramenti fisici riassunti in un linguaggio gioviale e solare simile a quello dell’io narrante di tante opere di Banana Yoshimoto. Lingua poi costretta a spegnersi in una resa spirituale che porta letteralmente via alla protagonista perfino parola e mani per scrivere. Tanto che le ultime trenta pagine del libro sono composte da tre postfazioni: della mamma che l’ha accudita per anni, dalla dottoressa che ha provato a curarla, infine di nuovo della madre che ne racconta gli ultimi istanti di vita. Un libro che è solo in apparenza un’autobiografia moralmente ricattatoria nella sua comprensibile semplificazione letteraria. Perché è di fronte a questa naturale immediatezza con cui la protagonista si presenta, combatte e spera di sopravvivere, che il lettore sofisticato abituato al filtro di una elaborazione stilistico-formale deve umanamente capitolare. Lo strazio reale della storia accaduta non ha ancoraggio laterale in sottotesti o vie di fuga. Ti arriva contro lo stomaco come un tir. Pubblicato in Giappone con notevole successo di pubblico nel 2005. Voto: 7

Un litro di lacrime - 2/4
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