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Monza, bimbi picchiati in una scuola islamica: “Se racconti qualcosa a casa ti ammazzo”. Disposte misure cautelari per due insegnanti

La sede dell’associazione per la quale i due lavoravano è stata chiusa dai carabinieri. Uno degli accusati è agli arresti domiciliari, mentre per il secondo è stato disposto l'obbligo di firma. Secondo le indagini, gli alunni sono stati colpiti con bacchette di legno e chiusi in uno stanzino
Monza, bimbi picchiati in una scuola islamica: “Se racconti qualcosa a casa ti ammazzo”. Disposte misure cautelari per due insegnanti
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“Se racconti qualcosa a casa ti ammazzo“, e ancora, “sai cosa ti succede se ti lamenti, finisci nello stanzino della punizione, al buio”. Sono alcune delle minacce utilizzate da due insegnanti di una scuola islamica di Monza, ora accusati di aver maltrattato una decina di bambini, studenti dell’associazione islamica “Norou Dareyni Touba”. I due cittadini senegalesi sono stati sottoposti, rispettivamente, l’uno agli arresti domiciliari e l’altro all’obbligo di firma in caserma. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i bimbi (tra i 5 e i 10 anni) sono stati picchiati, colpiti con bacchette di legno, minacciati e chiusi in uno stanzino con la giustificazione di non aver manifestato sufficiente impegno nello studio.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza, sono state avviate nel mese di maggio 2019, a seguito di una segnalazione del Servizio tutela minori di Seregno dopo che alcune insegnanti delle scuole diurne frequentate dai bimbi si sono accorte dei lividi sui loro corpi. Nella scuola, un corso pomeridiano e domenicale per imparare il Corano, la lingua araba e la cultura islamica, a quanto emerso i bambini venivano picchiati quando non rispondevano alle aspettative dei due “maestri”. La sede dell’associazione è stata chiusa.

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