Ci sono nomi entrati nell’immaginario collettivo degli automobilisti. Modelli ormai senza tempo, forse anche perché non ci si ricorda da quanto calchino le nostre strade. La Passat è una di quelle, e vale la pena ricordare che quel “tempo” sono ben 46 anni, durante i quali ne sono stati venduti circa trenta milioni di esemplari.

Basterebbe questo per conferirle il titolo di “icona”, termine troppo spesso abusato. E per comprendere come, anche sotto il pesante attacco di suv e crossover che hanno tolto spazio a berline e wagon tradizionali, auto come la Passat è giusto che rimangano fedeli a se stesse.

Devono pensarla così anche i tecnici della Volkswagen, se per il restyling dell’ultima generazione (la numero otto) hanno limitato gli interventi estetici al minimo indispensabile: fari anteriori (ora a led) e paraurti ridisegnati, nuovi cerchi, mancorrenti cromati per la Variant, e la grande scritta “Passat” sul portellone posteriore.

Dentro all’involucro, qualche cosa di diverso invece c’è. Oltre a comfort, spazio in abbondanza per passeggeri e bagagli nonché una messe di sistemi di sicurezza e assistenza alla guida, ma questo già si sapeva, le novità stanno nell’infotainment e nella connettività. Innanzitutto c’è un quadro strumenti digitale, chiaro e di facile consultazione, connesso a quella che a Wolfsburg chiamano MIB3. Non è il titolo di un film, ma la piattaforma modulare infotelematica di terza generazione, che integra diverse funzioni aggiuntive come ad esempio l’interfaccia wireless con le app per per iPhone tramite Apple CarPlay. Inoltre, c’è la possibilità di essere sempre connessi grazie ad una Online Connectivity Unit integrata e comprensiva di scheda SIM.

Sul fronte motori, interessante la versione ibrida plug-in GTE. Che grazie a batterie potenziate (fino a 13 kWh) riesce a regalare alla versione Variant 55 chilometri di percorrenza in modalità elettrica pura (56 per la berlina) con velocità fino a 140 km/h. La potenza totale del powertrain è di 218 cavalli (160 kW), mentre il prezzo è di 52.350 euro. Per i più tradizionalisti, c’è poi l’affidabile 2.0 turbodiesel da 150 cavalli omologato Euro 6d-Temp con emissioni di CO2 di 132 g/km (WLPT) e consumi dichiarati di 18,8 km/litro nel ciclo misto: in questo caso il listino è più accessibile, partendo da 38.500 euro.

Articolo Precedente

Aston Martin DBX, svelato il nuovo sport utility. Lo guiderà James Bond? – FOTO

next
Articolo Successivo

Dacia Duster, al debutto il nuovo turbo benzina TCe 100 – FOTO

next