Con la distribuzione di un aggiornamento per la sua app mobile per Apple iOS, Facebook ha messo la parola fine al “caso” nato attorno a un bug scoperto pochi giorni fa da un utente che lo ha poi reso noto tramite un post su Twitter. Avviata l’app e iniziato a scorrere i propri feed, questa attivava effettivamente la fotocamera in background, senza esplicito permesso dell’utente. Un comportamento che non aveva mancato di sollevare sospetto nei confronti di Facebook, ormai quotidianamente nell’occhio del ciclone sin dallo scandalo Cambridge Analytica dello scorso anno.

Ma ricostruiamo i fatti. A inizio settimana, un tale Joshua Maddux posta sul proprio profilo Twitter un video che mostra come l’app Facebook per iPhone avvii senza richiesta la fotocamera, solo casualmente visibile in background a causa di un piccolo bug che rendeva la finestra dell’app stessa leggermente più stretta del display.

Il comportamento anomalo viene poi confermato da altri utenti e dai giornalisti di The Next Web, che tuttavia circoscrivono il malfunzionamento unicamente agli smartphone dotati di iOS 13: su dispositivi con iOS 12 o Android infatti non c’è modo di replicare il problema. Inoltre è bene specificare che il comportamento anomalo poteva manifestarsi soltanto se, in precedenza, l’utente aveva accordato all’app il permesso di accedere alla fotocamera.

Tutto ciò accadeva martedì. Nella giornata di ieri Facebook faceva sapere di aver sottoposto un fix ad Apple ed oggi è partito il roll-out ufficiale, che in poche ore raggiungerà quindi tutti gli iPhone. Facebook comunque ci ha tenuto anche a chiarire che non c’è alcuna evidenza che la fotocamera, una volta avviata, abbia catturato né trasmesso video a Facebook stessa o a terze parti.

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